Chiedo scusa se questo post esce soltanto adesso. E' stato cominciato subito dopo il CdA dell'Opera Universitaria, ma poi sono stato bloccato dai pressanti impegni di studio e rappresentanza. Esce con più di una settimana di ritardo rispetto al Consiglio del quale parla. Ciò gli da sicuramente il pregio di essere frutto di meditata riflessione e decantazione degli argomenti (poffare).
Il Consiglio di Amministrazione dell'Opera sembrava interminabile. Pochissimi punti all'ordine del giorno, ma due di questi erano giustamente densissimi.
Non vi anticipo nulla, eccovi il report.
Un attimo di suspense e... verbale approvato.
Tra le comunicazioni che ha fatto il Presidente una sola riguarda gli studenti, ma mi auguro che non riguardi voi. Si tratta di coloro che hanno debiti non pagati con l'Opera Universitaria.
Già l'altra volta avevo parlato dell'argomento.
In questa occasione sono state annunciate alcune misure che verranno prese per limitare il fenomeno. Tra le più crudeli si segnalano: blocco dell'esame di laurea e blocco della tessera mensa (li prenderemo per fame!!!).
3. RENDICONTO GENERALE 2007Sono stati snocciolati una serie di numeri relativi agli anni passati.
Purtroppo non posso allegarvi tutto il documento di 73 pagine della Relazione al Rendiconto Generale 2007.
Posso però snocciolarvi alcuni numeri tra quelli più importanti. Nel 2007 l'Opera ha speso € 6,11milioni in borse di studio (contro 4,86milioni nel 2006); € 633mila per le mense (contro € 733mila nel 2006), e € 2,24milioni per l'abitativo (contro € 1,91milioni nel 2006).
Il dato più significativo è sicuramente quello delle borse di studio e si spiega principalmente con l'
innalzamento delle soglie di reddito; l'
innalzamento delle soglie massime e minime di borsa, e l'
introduzione di una serie di premi basati sul merito.
Altro dato interessante è quello delle
mense. C'è stato un risparmio di € 100mila a fronte di un aumento consistente nel numero di pasti erogati (dai 298mila del 2006 ai 337mila del 2007). Il dato si spiega col fatto che dal 2007 esistono i pasti snack e che la Avenance fa pagare all'Opera Universitaria un costo inferiore a quello che faceva pagare la precedente impresa. Avevo parlato del nuovo contratto di gestione delle mense nei post "
Novità in mensa" e "
CdA Opera 5 febbraio 2007".
Tra le entrate si segnalano invece quelle derivanti dal Fondo Integrativo statale (€ 2,19milioni nel 2006, contro € 3,26milioni nel 2007) e quelle derivanti dai canoni degli alloggi (€ 1milione nel 2006, contro € 1,12milioni nel 2007).
La prima maggiorazione deriva da un meccanismo piuttosto bislacco del finanziamento statale. Viene premiato il merito sulla base di determinati parametri, ma il Fondo è altalenante. Nel 2007 si è avuto l'importo più alto della storia dell'ente, sul 2008 è previsto invece un calo che può arrivare fino al 20%. Nel 2009 si dovrebbe superare il record del 2007 e così via (per capire meglio: 2002=1,55mil; 2003=2,15mil; 2004=1,72mil; 2005=2,74mil; 2006=2,19mil; 2007=3,26mil). I misteri della finanza pubblica...
La seconda maggiorazione deriva dall'
aumento dei posti alloggio e dall'
aumento delle tariffe (si è passati infatti dai € 180 mensili dell'a.a. 2006/07 ai € 200 mensili dell'a.a. 2007/08). A questo proposito ho voluto sottolineare il fatto che se l'ente viene considerato a livello provinciale e a livello nazionale "virtuoso" perchè i propri "utenti" pagano quasi completamente il costo del servizio, questo si deve all'assunzione di maggiori oneri e responsabilità da parte degli "utenti"=studenti. Visto che per il 2008 questa voce aumenterà cosiderevolmente (anche per l'aumento dei posti alloggio, quasi tutti in stanze singole), è bene ricordarsi, quando sarà il momento, di redistribuire questi maggiori introiti agli studenti attraverso borse di studio e servizi di qualità.
Maggiori responsabilità =>
maggiori diritti!!!
4. BANDO BORSE DI STUDIO E POSTO ALLOGGIO 2008/2009Altro argomento sul quale si è mooolto discusso. Nel post relativo
all'ultimo CdA dell'Opera, avevo spiegato come e perchè si era deciso di procedere all'approvazione del bando quest'anno per "Passi di bimbo" (secondo la strategia del dott.
Leo Marvin).
In questa occasione sono stati affrontati altre questioni, tra le quali di essenziali:
- la qualifica di studente di "fuori sede"; - la modalità di assegnazione di posti alloggio; - gli studenti che beneficiano di posto alloggio.In merito al primo punto il dibattito è stato piuttosto acceso. Già l'
altra volta si era tentato di introdurre surrettiziamente il principio per il quale chi non alloggia nelle residenze del'Opera Universitaria non può essere considerato studente fuori sede. La qualifica di fuori sede condiziona l'importo di borsa minimo e massimo che può essere dato.
Fino all'a.a. 2007/08 e anche dal prossimo anno per gli studenti di anni successivi al primo, sono considerati "fuori sede" gli studenti che prendono alloggio anche da privati (sia residenze collettive come il Faggio, sia abitazioni private).
La regola varrebbe solo per l'a.a. 2008/09 e solo per gli iscritti ai primi anni delle lauree triennali o delle lauree a ciclo unico.
Le ragioni sono essenzialmente
due:
a) riuscire a
occupare tutti i posti alloggio messi a disposizione dall’Opera, in deciso aumento per l’a.a. 2008/09;
b)
togliere dal mercato degli alloggi privati un numero consistente di studenti universitari, e quindi intervenire significativamente sul caro-affitti.
Le ragioni per le quali ho sempre espresso la
mia contrarietà a questa scelta sono molteplici:
A) comunque
non si risolve il problema di riempire gli alloggi dell’Opera Universitaria;
B) gli alloggi avranno una
presenza straordinaria di studenti del primo anno, mentre sarebbe bene far convivere studenti di anni diversi in modo da favorire l'incontro generazionale;
C) si
modifica sostanzialmente la
politica di erogazione dei servizi da parte dell’Opera, poiché, de facto, dall’a.a. 2008/09 una parte della borsa viene erogata in servizi, cioè dando il posto alloggio (con una borsa base per i fuori sede che diventa quindi compresa tra € -50 e € 2300 per la singola e € 430 e € 2780 per la doppia);
D) si adotta una qualifica di studente fuori sede diversa da quella prevista nel D.P.C.M. del 9 aprile 2001.
Le mia proposta è sempre stata quella di
1)
differenziare le borse per fuori sede: da € 2400 a € 4750 per chi alloggia presso le residenze dell'Opera, e da € 2200 a € 4550 (la cifra non è casuale ma corrisponde a poco più del minimo previsto dal
Decreto Ministeriale 29 gennaio 2008) per chi alloggia presso i privati;
2)
allargare la base degli studenti beneficiari di posto alloggio a tariffa calmierata (€200 per una singola anzichè €250);
3)
mettere gli studenti nelle migliori condizioni per entrare direttamente
negli alloggi Opera se studenti del primo anno o transitare dagli alloggi privati agli alloggi Opera se di anni successivi al primo, attraverso assegnazioni dei posti alloggio anticipate.
(Mi rendo conto che a questo punto, quei pochi di voi che hanno proseguito a leggere fino a questo punto si staranno facendo strane idee sul sottoscritto. Queste sono "semplici" considerazioni sulle quali ci si trova spesso a lavorare all'Opera Universitaria.)
La gran parte del Consiglio di Amministrazione era per la soluzione prospettata all'inizio, cioè considerare fuori sede solo coloro che alloggiano presso le strutture dell'Opera.
Purtroppo non è stato possibile presentare organicamente la mia proposta, perchè
il dibattito si è spostato su un altro fronte: allargare il riconoscimento della qualifica di studente fuori sede anche a coloro che sceglieranno di alloggiare in
residenze collettive private. Ma
quali sono queste residenze? In ordine di grandezza: Il Faggio (residenza collettiva gestita da una cooperativa che fa parte della Compagnia delle Opere/CL e presso la quale risiedono o hanno risieduto quasi tutti i rappresentanti degli studenti eletti con la lista "List One", di cui due nel CdA dell'Opera), la Pia Unione e Provvidenza, i Salesiani, l'Arcivescovile.
Il dibattito si è dunque spostato, surrettiziamente,
sull'opportunità o meno di finanziare enti privati che fanno pagare una stanza 280/320 euro con le borse di studio degli studenti fuori sede; in più mostrando una
forte incoerenza su quello che era il primo punto che giustificava la novità: "riuscire a occupare tutti i posti alloggio messi a disposizione dall’Opera, in deciso aumento per l’a.a. 2008/09".
La decisione di
non includere queste residenze è stata presa a stretta maggioranza (5-4).
Il secondo punto affrontato ha riguardato le
modalità di assegnazione dei posti alloggio.
Per quest'anno l'Opera Universitaria metterà a disposizione 300 posti per nuove richieste di alloggio, che verranno assegnati entro la fine del mese d’agosto.
In questo modo gli studenti sapranno in anticipo se potranno avere per l'a.a. 2008/09 il posto alloggio.
Il terzo punto riguarda l'allargamento della base degli studenti benificiari di posto alloggio a tariffa agevolata.
E' questa una decisione già presa per l'a.a. 2007/08. Se il parametro ICEF di una famiglia di tre persone per accedere alla borsa di studio è di €30mila, per ottenere il posto alloggio a tariffa calmierata la soglia è €50mila.
In questo modo si interviene con un
servizio abitativo a tariffa calmierata su quelle
fasce medio-basse che restano escluse dalla borsa di studio.
In Consiglio ho chiesto che si procedesse a informare gli studenti, anche di anni successivi al primo, di questa opportunità.
Sempre sul fronte Bando,
resta sospesa la vicenda relativa all'esonero delle tasse. Attendiamo che l'Ateneo si decida sulla c.d.
Riforma Cerea.
5. MODIFICA PIANTA ORGANICA
Unica cosa importante: ci saranno in futuro tre nuove assunzioni per la gestione dei posti alloggio (finalmente si respira in quegli uffici!).
6. VARIE ED EVENTUALIDopo tutto quello che è successo pensate che ci sia anche qualcosa di vario ed eventuale?
Questo post è finito.
La partita più importante, quella per il Bando, non si è ancora conclusa. Ci potrebbero essere delle sorprese (positive o negative ce lo dirà il futuro).
Spero di non avervi annoiato troppo con questo racconto.
Buon caldo.
fletto i muscoli e sono nel vuoto