Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

lunedì 26 maggio 2008

Cda Opera 26 maggio 2008

Il Consiglio di Amministrazione di oggi sarà ricordato nella storia dell'Opera Universitaria come "il breve".

Cinque punti all'ordine del giorno dei quali solo uno che meritava una discussione a riguardo. E in quell'uno abbiamo parlato in pochi. Ma andiamo con ordine (del giorno):
1. VERBALE SEDUTA PRECEDENTE
2. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
3. MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL BANDO PER IL CONFERIMENTO DELLA BORSA DI STUDIO E DEL POSTO ALLOGGIO E PER L’ESONERO DALLA TASSA PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E DALLE TASSE UNIVERSITARIE A.A. 2008/2009
4. MODIFICA PIANTA ORGANICA
5. VARIE ED EVENTUALI

1. VERBALE SEDUTA PRECEDENTE
Non c'era verbale da approvare perché non si è arrivati in tempo per redigerlo.

2. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Tra le comunicazioni importanti c'è la convocazione del prossimo CdA per il 9 giugno. La motivazione di un CdA così ravvicinato è che "abbiamo finito i soldi". A parte le amene battute, l'Opera passa un momento di ristrettezze quanto a liquidi. E' ancora aperto il cantiere di San Bartolameo e altri ancora (più o meno grandi) stanno per essere avviati.
L'Opera ha un credito con Roma di 10milioni di euro per la costruzione di San Bartolameo. Ma se da Roma non arrivano i soldi c'è ben poco da fare. Pertanto dovranno essere effettuati degli assestamenti di bilancio per reperire nuovi liquidi (si pensava di non comprare più carta igienica negli uffici).

3. MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL BANDO PER IL CONFERIMENTO DELLA BORSA DI STUDIO E DEL POSTO ALLOGGIO E PER L’ESONERO DALLA TASSA PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E DALLE TASSE UNIVERSITARIE A.A. 2008/2009
Ecco l'unico argomento di interesse. Le questioni affrontate sono essenzialmente due:
- la qualifica di studente "fuori sede";
- la Riforma Cerea.

- Quanto alla prima: l'ultima volta su questo punto si era acceso un focoso dibattito al termine del quale si era deliberato per qualificare come studenti "fuori sede" solo coloro che scelgono di alloggiare nelle residenze dell'Opera. A quel dibattito sono seguite riflessioni fuori dal CdA, al termine delle quali si è deciso per mantenere il precedente sistema.
In questa occasione si è pertanto deliberato per ripristinare la vecchia norma (tanto rumore per nulla).

- Sulla Riforma Cerea: si è preso atto che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato per il mantenimento del sistema di esonero parziale e totale per gli studenti che si iscrivono ad anni successivi al primo (Comunicato stampa dell'Ateneo).
Quello che penso della Riforma Cerea può essere letto in due post precedenti: "Dimissioni dal Consiglio degli Studenti" e "Consiglio degli Studenti del 31 marzo 2008".
Già nella lettera di dimissioni avevo fatto presente il problema dello scalone tra chi prende la borsa di studio e chi non ci arriva anche di un solo euro.
Per riassumere: lo studente fuori sede iscritto alla specialistica e beneficiario di borsa prende infatti 2350€ e non paga nulla di tasse; lo studente che invece, anche per un solo euro, non prende la borsa, paga 1290€ (se è bravo saranno rimborsati alla fine dei suoi studi).
A questa riflessione la risposta del Rettore fu "è un problema dell'Opera!". La risposta del CdA dell'Opera invece fu "è un problema dell'Università!".
A mio modo di vedere, competente sulla tassazione è l'Università. Gran parte degli studenti credono che l'esonero delle tasse sia concesso dall'Opera (e con l'Opera se la prenderanno quando scopriranno di non avere la borsa di studio e di dover pagare 1290€), in realtà è una decisione che viene presa dal CdA dell'Ateneo e inserita nel bando dell'Opera.
Se però si va a vedere di chi sarà il problema, hanno torto sia l'Opera sia l'Università: "è un problema degli studenti!".

Nell'ultimo periodo ho avuto modo di informarmi ulteriormente della Riforma Cerea ed è emerso un nuovo bug che oggi ho segnalato in Consiglio di Amministrazione (dove però non si può fare granchè, visto che l'Ateneo non ha mai chiesto un parere all'Opera):
nel suo modello il Prof. Cerea non indica mai a quale ICEF fa riferimento.
Mi spiego (mi perdonino gli economisti per i termini che uso, ma sono un profano): l'ICEF è un numero che dovrebbe indicare la capacità economica di una persona/famiglia. Per calcolare questo numero si tiene conto di tre parametri: reddito, patrimonio mobiliare e patrimonio immobiliare. Ciascun ente però ha una qualche discrezionalità nel valutare questi parametri.
Secondo le stime del Prof. Cerea infatti il 9% degli studenti iscritti a Trento ha un ICEF al di sotto dei 30mila€. Secondo l'Opera Universitaria invece nell'a.a. 2007/08 il 14% degli studenti ha preso la borsa di studio (cioè ha un ICEF inferiore a 27mila€). Come si spiega la differenza (macroscopica) di vedute)? Il Prof Cerea non ha usato l'ICEF dell'Opera!
L'Università non ha ancora stabilito quali saranno i parametri ICEF e sull'argomento non ha chiesto nessun consiglio all'Opera Universitaria.
Capite bene che se adotta un ICEF diverso è il caos: gli studenti dovranno presentare un ICEF all'Opera e uno all'Università. Quello che sarà un ICEF 30mila€ per l'Opera potrà essere un ICEF 35mila€ per l'Università. Saltano tutte le tabelle!
D'altra parte, se si adotta l'ICEF dell'Opera dovranno essere riviste tutte le stime sull'extragettito. Meno extragettito=meno premi/premi più bassi.

Come finirà questa storia?

Lo vedremo presto...


4. MODIFICA PIANTA ORGANICA
Le notizie importanti sono finite, perchè non andate da qualche altra parte?

5. VARIE ED EVENTUALI
Siete ancora qui?


Un altro post è andato (la sua musica finita).
Se avete bisogno di chiarimenti o domande di qualsiasi tipo sapete dove trovarmi.

Buon sole.

giovedì 15 maggio 2008

Dimissioni dal Consiglio degli Studenti!

Come saprete non ho mai amato il Consiglio degli Studenti. Basta leggere uno qualsiasi dei post su tale organo per capirlo.

Da ora in avanti non avrò più il peso di presentarmi lì!

A seguito della Riforma Cerea sulla tassazione progressiva (della quale avevo parlato in un vecchio post, ma che vi invito a seguire sui giornali di venerdì 16 maggio), io e altri colleghi (Andrea La Malfa, Samuel Beiene Tadesse) abbiamo deciso di presentare le dimissioni.

Le ragioni le trovate nella lettera che riporto di seguito. E' stata scritta nel pomeriggio di oggi giovedì 15 maggio in tempi molto stretti. Vi prego di perdonarmi se trovate errori, non è soltanto colpa mia.

A presto (si nun me magnano prima)...


Lettera di dimissioni:
Al Magnifico Rettore, Prof. Davide Bassi

Per conoscenza:
Al Presidente del Consiglio degli Studenti, Lorenzo Fellin
Ai componenti del Consiglio degli Studenti



Le scriviamo per esprimerLe il nostro profondo disagio nell'analizzare gli ultimi fatti accaduti in Università in merito alla proposta Cerea e al ruolo del Consiglio degli Studenti.

La proposta fu presentata in Consiglio degli Studenti dal prof. Cerea. Il Consiglio degli Studenti avrebbe dovuto dare un parere in merito, ma a causa delle assenze dei componenti di due liste (ListOne e Miau) non è stato possibile formulare un parere collegiale. Il Consiglio di Presidenza ha quindi presentato il suo parere. Oggi osserviamo come la proposta sia sostanzialmente cambiata in alcuni aspetti cruciali nell’assenza pressoché totale di critiche da parte di coloro che dovrebbero rappresentare gli studenti in Consiglio di Amministrazione (per una strana coincidenza sono gli stessi del Consiglio di Presidenza del CdS).

Oltre ciò osserviamo quanto segue:
Uno dei punti cardini della Proposta Cerea era quello che il 60% dei criteri di merito fossero stabiliti ex-ante dalle facoltà, assumendo a riferimento alcuni elementi stabiliti da Comitati con una forte componente studentesca. Nella proposta, tali criteri “per la determinazione del premio finale sono noti ex-ante al momento della sottoscrizione del contratto formativo” (p. 7). Dovrebbero quindi essere definiti nei primi giorni di Giugno. Siamo al 15 maggio, e questi comitati di facoltà per la determinazione dei criteri, non sono ancora comparsi. A questo punto, sarà facile, che tali decisioni vengano prese a livello centrale, in commissioni che vedono la presenza dei rappresentanti degli organi centrali. Eppure una delle condizioni per cui il C.d.S. dava il proprio assenso, era la creazione di questi Comitati. Come rappresentati del Consiglio degli Studenti non riteniamo corretto demandare alla Presidenza il nostro compito nel formulare pareri: come rappresentanti di Facoltà non accetteremo che tali criteri vengano stabiliti in Commissioni centrali. Non è nostra intenzione prendere parte ad uno svuotamento, di fatto, delle prerogative del Consiglio degli Studenti e dei suoi, già limitati, poteri cedendoli a componenti che non siano in grado di far presenti le esigenze delle singole facoltà.

Altra modifica comparsa, e che non condividiamo rispetto alla prima proposta Cerea, riguarda l'abbassamento delle tasse per le fasce di reddito dai 55000 € in su. Se si pensa di aver trovato risorse tali per cui è possibile diminuire le tasse, queste devono andare a favore delle fasce più basse. Anche perché in questa proposta le fasce più alte pagano proporzionalmente meno di quelle più basse. La fascia di 65000 € pagherebbe infatti una tassa di 1860 € (che corrisponde al 2,861% del suo reddito): la fascia di 35000 € pagherebbe 1080 € (il 3,085% del proprio reddito). Com'è possibile che chi sta meglio paghi proporzionalmente meno di chi sta peggio? Dov'è finita la progressività della tassazione?

Ad oggi, uno studente che il prossimo anno si iscriverà all'Università di Trento non saprà ne' sulla base di cosa verrà stabilito il suo merito, ne' quanto sarà il suo premio (visto che ancora non sappiamo se dall'extragettito ricavante bisognerà togliere l'8,5% di IRAP). Ci sono ancora troppe cose non chiare e crediamo non sia possibile chiedere agli studenti un'adesione ad un progetto non ancora completamente definito: per queste ragioni, riteniamo un grave errore attivare dall'anno accademico 2008/09 questo sistema di tassazione progressiva.

Sussistono da parte nostra profondi dubbi circa il coordinamento di questa proposta con gli interventi sul diritto allo studio messi in atto dall’Opera Universitaria. La tassazione progressiva aveva tra gli obiettivi quello di rendere meno evidente il divario tra chi percipiva una borsa di studio o era esonerato dalle tasse e chi invece, anche per poco, si trovava a dover pagare integralmente le tasse universitarie. Nell’ultima versione della riforma Cerea è previsto soltanto l’esonero per coloro che percepiscono la borsa di studio. Il divario è quindi profondamente aumentato in quanto, chi percepisce una borsa di studio prenderà 2350 € (se fuori sede), chi si troverà anche per un solo euro sopra i parametri dell’Opera Universitaria dovrà anticipare 1290 € l’anno.
Non contestiamo lo spirito della riforma, ma i tempi ed i modi con i quali è stata approvata. Non è stato possibile valutare ex ante le principali problematicità che questa attualmente comporta.

Per le presenti ragioni Le comunichiamo la nostra decisione di rimettere il nostro mandato dal Consiglio degli Studenti.

In fede

Andrea La Malfa (rappr. Sociologia)
Valerio Scollo (rappr. Giurisprudenza)
Samuel Tadesse (Senato Accademico)

mercoledì 14 maggio 2008

Consiglio di Facoltà del 14 maggio 2008

Un Consiglio di Facoltà aperto con i migliori auspici quello di oggi 14 maggio 2008. Alla mail che ho spedito ieri 13 maggio 2008, il Preside ha risposto "D'accordo su quasi tutto (no mutuazione sociologia del diritto) e anzi ha anticipato il mio pensiero".

Il risultato è stato che tutti i punti che leggete su quel post fuorchè quello relativo a "Sociologia del diritto" e quello relativo al corso "Le abilità del giurista" sono stati approvati dal Consiglio di Facoltà. Alleluja! Alleluja!

Al più presto pubblico i documenti approvati nella versione aggiornata e definitiva.

Per il resto non si è fatto granchè, quello relativo al manifesto degli studi era l'unico punto rilevante.

Si è parlato anche del nuovo Sottosegretario al Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca. Memorabili le battute del Preside, che, purtroppo, non posso riportare.

Buono studio


your friendly neighborhood spider-rapp

martedì 13 maggio 2008

Paritetica del 13 maggio 2008

Della paritetica in generale ho già parlato in altre occasioni (tra le tante, come dimenticare quella del 18 febbraio 2008).

Subito dopo la seduta di oggi (13 maggio) ho inviato una mail al Preside, Prof. Toniatti dal titolo "Proposte per il Consiglio di Facoltà del 14 maggio 2008".
E' più o meno un riassunto della seduta di oggi, alla quale il Preside non ha preso parte.

Vi riporto la mail:

"Egregio Signor Preside,

Le scrivo, a seguito dell'ultima seduta del Comitato Paritetico per la Didattica, per segnalare alcune proposte emerse in vista del Consiglio di Facoltà di mercoledì 14 maggio:

- Manifesto degli studi:
  • si è chiesta la mutuazione dei corsi di "Analisi Economica del Diritto" e "Diritto degli Intermediari e dei Mercati Finanziari" secondo le modalità esposte nella mail da me inviataLe giovedì 8 maggio;
  • qualora si accogliesse la proposta di mutuazione si è chiesto che i due complementari fossero inseriti nell'elenco degli esami complementari offerti dalla Facoltà;
  • in merito al corso "Le abilità del giurista" ci si è interrogati sulla possibilità di inserirlo nel SSD JUS/02 (Privato comparato) per renderlo più accessibile agli studenti della laurea specialistica;
  • in merito all'attivazione del corso di Sociologia del Diritto ci si è interrogati sull'opportunità di mutuare il medesimo corso dalla Facoltà di Sociologia.

- Proposte di integrazione dei percorsi della laurea magistrale:
  • Percorso costituzionalistico: Diritto e genere;
  • Percorso di impresa: Analisi economica del diritto; Dirito degli intermediari e dei mercati finanziari;
  • Percorso privatistico: Analisi economica del diritto; Dirito degli intermediari e dei mercati finanziari;
  • Percorso transnazionale: Analisi economica del diritto;
  • Percorso diritto, società, religione: Diritto e genere; Sociologia del diritto;
  • In generale è parso opportuno invitare i Docenti a proporre integrazioni ai percorsi. Nessuno meglio di un Docente conosce le caratteristiche del proprio corso.

- Esami caratterizzanti della laurea specialistica:
  • L'elenco degli esami caratterizzanti della laurea specialistica è piuttosto parco. Non sono stati collocati in alcun indirizzo esami complementari effettivamente caratterizzanti il percorso di studio di alcuni studenti. Stante la difficoltà di individuare esami complementari caratterizzanti e di inserirli poi nell'indirizzo adeguato (es. "Diritto tributario", a seconda del profilo che se ne da può essere esame caratterizzante sia del percorso privatistico, sia del percorso pubblicistico/penalistico, sia del percorso transnazionale), ho accennato alla possibilità di inserire una clausola aperta in quella che adesso è la pag. 64 della "Guida laurea triennale e specialistica".
    La clausola potrebbe suonare in questo modo:
    "Gli elenchi riportati non sono esaustivi. Qualora uno studente intendesse sostenere come caratterizzante un esame non inserito tra i caratterizzanti del percorso scelto, può presentare apposita richiesta al [organo da noi scelto, es. Consiglio di Presidenza, Consiglio di Facoltà (provvedimenti studenti)]. Nel valutare la richiesta si terrà conto della motivazione data, degli altri esami sostenuti, e dell'attinenza dell'esame all'indirizzo scelto".
  • In ogni caso, si chiede di inserire nell'indirizzo "Transnazionale" gli esami "Diritto Penale Internazionale" e "Diritto Ammininistrativo dell'UE e delle Amministrazioni Globali", poichè evidentemente attinenti all'indirizzo.

- Propedeuticità di Istituzioni di Diritto Privato II:
Durante la paritetica non è stata presa in considerazione la questione relativa alla propedeuticità di Istituzioni di Diritto Privato II, affrontata provvisoriamente nel Consiglio di Facoltà del 9 aprile 2008, a seguito di una mail da me inviataLe l'1 aprile 2008. In quella mail proponevo di modificare l'attuale formulazione
"Gli studenti non potranno sostenere esami relativi a insegnamenti del secondo anno e successivi
nonché esami complementari prima di aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato I e II e
Istituzioni di diritto pubblico. Non è comunque possibile sostenere esami complementari prima del
terzo anno"

con la seguente:
"Gli studenti non potranno sostenere esami relativi a insegnamenti del secondo anno e successivi
nonché esami complementari prima di aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato I e
Istituzioni di diritto pubblico. Non potranno altresì sostenere esami relativi a insegnamenti del terzo
anno e successivi nonchè esami complementari prima di aver superato l'esame di Istituzioni di
diritto privato II. No
n è comunque possibile sostenere esami complementari prima del terzo anno"

In vista del Consiglio di Facoltà del 14 maggio si rinnova la proposta di modifica già avanzata con la predetta mail.


Questi punti sono stati già analizzati con la Dottoressa Tramonte alla quale ho inoltrato la presente.
Cordiali Saluti.
Valerio Scollo"

E' un pò lunga, ma dovrebbe riuscire a leggerla per la seduta di domani (14 maggio).
Speriamo bene.

giovedì 8 maggio 2008

Cda Opera 29 aprile 2008

Chiedo scusa se questo post esce soltanto adesso. E' stato cominciato subito dopo il CdA dell'Opera Universitaria, ma poi sono stato bloccato dai pressanti impegni di studio e rappresentanza. Esce con più di una settimana di ritardo rispetto al Consiglio del quale parla. Ciò gli da sicuramente il pregio di essere frutto di meditata riflessione e decantazione degli argomenti (poffare).

Il Consiglio di Amministrazione dell'Opera sembrava interminabile. Pochissimi punti all'ordine del giorno, ma due di questi erano giustamente densissimi.
Non vi anticipo nulla, eccovi il report.

Ordine del giorno:
1. APPROVAZIONE VERBALE
2. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
3. RENDICONTO GENERALE 2007
4. BANDO BORSE DI STUDIO E POSTO ALLOGGIO 2008/2009
5. M
ODIFICA PIANTA ORGANICA
6. VARIE ED EVENTUALI


1. APPROVAZIONE VERBALE
Un attimo di suspense e... verbale approvato.


2. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Tra le comunicazioni che ha fatto il Presidente una sola riguarda gli studenti, ma mi auguro che non riguardi voi. Si tratta di coloro che hanno debiti non pagati con l'Opera Universitaria. Già l'altra volta avevo parlato dell'argomento.
In questa occasione sono state annunciate alcune misure che verranno prese per limitare il fenomeno. Tra le più crudeli si segnalano: blocco dell'esame di laurea e blocco della tessera mensa (li prenderemo per fame!!!).


3. RENDICONTO GENERALE 2007
Sono stati snocciolati una serie di numeri relativi agli anni passati. Purtroppo non posso allegarvi tutto il documento di 73 pagine della Relazione al Rendiconto Generale 2007.
Posso però snocciolarvi alcuni numeri tra quelli più importanti. Nel 2007 l'Opera ha speso € 6,11milioni in borse di studio (contro 4,86milioni nel 2006); € 633mila per le mense (contro € 733mila nel 2006), e € 2,24milioni per l'abitativo (contro € 1,91milioni nel 2006).

Il dato più significativo è sicuramente quello delle borse di studio e si spiega principalmente con l'innalzamento delle soglie di reddito; l'innalzamento delle soglie massime e minime di borsa, e l'introduzione di una serie di premi basati sul merito.

Altro dato interessante è quello delle mense. C'è stato un risparmio di € 100mila a fronte di un aumento consistente nel numero di pasti erogati (dai 298mila del 2006 ai 337mila del 2007). Il dato si spiega col fatto che dal 2007 esistono i pasti snack e che la Avenance fa pagare all'Opera Universitaria un costo inferiore a quello che faceva pagare la precedente impresa. Avevo parlato del nuovo contratto di gestione delle mense nei post "Novità in mensa" e "CdA Opera 5 febbraio 2007".

Tra le entrate si segnalano invece quelle derivanti dal Fondo Integrativo statale (€ 2,19milioni nel 2006, contro € 3,26milioni nel 2007) e quelle derivanti dai canoni degli alloggi (€ 1milione nel 2006, contro € 1,12milioni nel 2007).
La prima maggiorazione deriva da un meccanismo piuttosto bislacco del finanziamento statale. Viene premiato il merito sulla base di determinati parametri, ma il Fondo è altalenante. Nel 2007 si è avuto l'importo più alto della storia dell'ente, sul 2008 è previsto invece un calo che può arrivare fino al 20%. Nel 2009 si dovrebbe superare il record del 2007 e così via (per capire meglio: 2002=1,55mil; 2003=2,15mil; 2004=1,72mil; 2005=2,74mil; 2006=2,19mil; 2007=3,26mil). I misteri della finanza pubblica...
La seconda maggiorazione deriva dall'aumento dei posti alloggio e dall'aumento delle tariffe (si è passati infatti dai € 180 mensili dell'a.a. 2006/07 ai € 200 mensili dell'a.a. 2007/08). A questo proposito ho voluto sottolineare il fatto che se l'ente viene considerato a livello provinciale e a livello nazionale "virtuoso" perchè i propri "utenti" pagano quasi completamente il costo del servizio, questo si deve all'assunzione di maggiori oneri e responsabilità da parte degli "utenti"=studenti. Visto che per il 2008 questa voce aumenterà cosiderevolmente (anche per l'aumento dei posti alloggio, quasi tutti in stanze singole), è bene ricordarsi, quando sarà il momento, di redistribuire questi maggiori introiti agli studenti attraverso borse di studio e servizi di qualità.
Maggiori responsabilità => maggiori diritti!!!


4. BANDO BORSE DI STUDIO E POSTO ALLOGGIO 2008/2009
Altro argomento sul quale si è mooolto discusso. Nel post relativo all'ultimo CdA dell'Opera, avevo spiegato come e perchè si era deciso di procedere all'approvazione del bando quest'anno per "Passi di bimbo" (secondo la strategia del dott. Leo Marvin).
In questa occasione sono stati affrontati altre questioni, tra le quali di essenziali:
- la qualifica di studente di "fuori sede";
- la modalità di assegnazione di posti alloggio;
- gli studenti che beneficiano di posto alloggio.


In merito al primo punto il dibattito è stato piuttosto acceso. Già l'altra volta si era tentato di introdurre surrettiziamente il principio per il quale chi non alloggia nelle residenze del'Opera Universitaria non può essere considerato studente fuori sede. La qualifica di fuori sede condiziona l'importo di borsa minimo e massimo che può essere dato.
Fino all'a.a. 2007/08 e anche dal prossimo anno per gli studenti di anni successivi al primo, sono considerati "fuori sede" gli studenti che prendono alloggio anche da privati (sia residenze collettive come il Faggio, sia abitazioni private).
La regola varrebbe solo per l'a.a. 2008/09 e solo per gli iscritti ai primi anni delle lauree triennali o delle lauree a ciclo unico.

Le ragioni sono essenzialmente due:
a) riuscire a occupare tutti i posti alloggio messi a disposizione dall’Opera, in deciso aumento per l’a.a. 2008/09;
b) togliere dal mercato degli alloggi privati un numero consistente di studenti universitari, e quindi intervenire significativamente sul caro-affitti.

Le ragioni per le quali ho sempre espresso la mia contrarietà a questa scelta sono molteplici:
A) comunque non si risolve il problema di riempire gli alloggi dell’Opera Universitaria;
B) gli alloggi avranno una presenza straordinaria di studenti del primo anno, mentre sarebbe bene far convivere studenti di anni diversi in modo da favorire l'incontro generazionale;
C) si modifica sostanzialmente la politica di erogazione dei servizi da parte dell’Opera, poiché, de facto, dall’a.a. 2008/09 una parte della borsa viene erogata in servizi, cioè dando il posto alloggio (con una borsa base per i fuori sede che diventa quindi compresa tra € -50 e € 2300 per la singola e € 430 e € 2780 per la doppia);
D) si adotta una qualifica di studente fuori sede diversa da quella prevista nel D.P.C.M. del 9 aprile 2001.

Le mia proposta è sempre stata quella di
1) differenziare le borse per fuori sede: da € 2400 a € 4750 per chi alloggia presso le residenze dell'Opera, e da € 2200 a € 4550 (la cifra non è casuale ma corrisponde a poco più del minimo previsto dal Decreto Ministeriale 29 gennaio 2008) per chi alloggia presso i privati;
2) allargare la base degli studenti beneficiari di posto alloggio a tariffa calmierata (€200 per una singola anzichè €250);
3) mettere gli studenti nelle migliori condizioni per entrare direttamente negli alloggi Opera se studenti del primo anno o transitare dagli alloggi privati agli alloggi Opera se di anni successivi al primo, attraverso assegnazioni dei posti alloggio anticipate.

(Mi rendo conto che a questo punto, quei pochi di voi che hanno proseguito a leggere fino a questo punto si staranno facendo strane idee sul sottoscritto. Queste sono "semplici" considerazioni sulle quali ci si trova spesso a lavorare all'Opera Universitaria.)

La gran parte del Consiglio di Amministrazione era per la soluzione prospettata all'inizio, cioè considerare fuori sede solo coloro che alloggiano presso le strutture dell'Opera.
Purtroppo non è stato possibile presentare organicamente la mia proposta, perchè il dibattito si è spostato su un altro fronte: allargare il riconoscimento della qualifica di studente fuori sede anche a coloro che sceglieranno di alloggiare in residenze collettive private. Ma quali sono queste residenze? In ordine di grandezza: Il Faggio (residenza collettiva gestita da una cooperativa che fa parte della Compagnia delle Opere/CL e presso la quale risiedono o hanno risieduto quasi tutti i rappresentanti degli studenti eletti con la lista "List One", di cui due nel CdA dell'Opera), la Pia Unione e Provvidenza, i Salesiani, l'Arcivescovile.

Il dibattito si è dunque spostato, surrettiziamente, sull'opportunità o meno di finanziare enti privati che fanno pagare una stanza 280/320 euro con le borse di studio degli studenti fuori sede; in più mostrando una forte incoerenza su quello che era il primo punto che giustificava la novità: "riuscire a occupare tutti i posti alloggio messi a disposizione dall’Opera, in deciso aumento per l’a.a. 2008/09".

La decisione di non includere queste residenze è stata presa a stretta maggioranza (5-4).


Il secondo punto affrontato ha riguardato le modalità di assegnazione dei posti alloggio.
Per quest'anno l'Opera Universitaria metterà a disposizione 300 posti per nuove richieste di alloggio, che verranno assegnati entro la fine del mese d’agosto.
In questo modo gli studenti sapranno in anticipo se potranno avere per l'a.a. 2008/09 il posto alloggio.


Il terzo punto riguarda l'allargamento della base degli studenti benificiari di posto alloggio a tariffa agevolata.
E' questa una decisione già presa per l'a.a. 2007/08. Se il parametro ICEF di una famiglia di tre persone per accedere alla borsa di studio è di €30mila, per ottenere il posto alloggio a tariffa calmierata la soglia è €50mila.
In questo modo si interviene con un servizio abitativo a tariffa calmierata su quelle fasce medio-basse che restano escluse dalla borsa di studio.
In Consiglio ho chiesto che si procedesse a informare gli studenti, anche di anni successivi al primo, di questa opportunità.


Sempre sul fronte Bando, resta sospesa la vicenda relativa all'esonero delle tasse. Attendiamo che l'Ateneo si decida sulla c.d. Riforma Cerea.


5. MODIFICA PIANTA ORGANICA
Unica cosa importante: ci saranno in futuro tre nuove assunzioni per la gestione dei posti alloggio (finalmente si respira in quegli uffici!).


6. VARIE ED EVENTUALI
Dopo tutto quello che è successo pensate che ci sia anche qualcosa di vario ed eventuale?


Questo post è finito.
La partita più importante, quella per il Bando, non si è ancora conclusa. Ci potrebbero essere delle sorprese (positive o negative ce lo dirà il futuro).
Spero di non avervi annoiato troppo con questo racconto.

Buon caldo.


fletto i muscoli e sono nel vuoto