Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

sabato 26 maggio 2007

Tanto per gradire II

Dopo Tanto per gradire

The Family Day After/2


sabato 19 maggio 2007

Giro d'Italia

Milano-Torino-Firenze

Già annunciati nel post Gruppi di Lavoro S. Bartolameo - parte II, dal 7 al 9 e dal 14 al 15 maggio sono stati effettuati dei viaggi. Termine tecnico: missioni. A partire siamo stati io, Omar Appoloni (rappresentante degli studenti eletto con Lista Libera) e un dipendente dell'Opera Universitaria. Le missioni dovevano essere tre: Milano-Torino, Firenze, Pavia. Pavia è saltata, forse a giugno si andrà a Monaco di Baviera (avevo chiesto di partire a ottobre, ma dicono che sia troppo tardi).

Scopo delle missioni: osservare e riportare metodi di gestione di grandi studentati.

E' stato tutto molto interessante, gratificante e divertente.

Ma andiamo con ordine:
Nel post sopra citato avevo comunicato che mi sarei interessato in particolar modo di quattro aspetti. Durante il viaggio gli spunti di riflessione sono aumentati. Ma forse è meglio partire da quelli già comunicati.

Gli spunti erano:
- fino a che punto venga rispettato il diritto costituzionale all'inviolabilità del domicilio;
- come fanno gli studenti ad ospitare per la notte amici/he, parenti ed amanti (visto che era "assolutamente" vietato dal vecchio regolamento);
- in che misura coloro che non alloggiano negli studentati partecipano alle attività degli studentati stessi;
- le modalità di partecipazione degli studenti alla gestione dello studentato.

Per ciascuno aspetto verrà riportato quanto detto dai
gestori degli studentati e dagli studenti.

1.
fino a che punto venga rispettato il diritto costituzionale all'inviolabilità del domicilio
Per i gestori, in tutti gli studentati il domicilio è cosa sacra e santa. Le deroghe a questo principio ci sono anche lì. A Milano, Torino e Firenze si entra nelle camere con il consenso degli studenti e comunque dando un congruo preavviso. La durata del preavviso varia dalle 24 ore di Milano alla settimana di Firenze. Le motivazioni per le quali si può omettere il preavviso in parte variano da città a città. In tutti i casi si può entrare se si vede uscire del fumo dalla camera o se si sente puzza di morto (ci mancherebbe!). A Firenze si entra anche se si sa per certo che è stato violato il regolamento. Comunque si bussa e si chiede allo studente il permesso di entrare.

Dagli studenti il controllo non è percepito come invasivo.

NB in nessun luogo (fuorchè Trento) esiste l'istituto del "controllo a sorpresa" = due sconosciuti ti entrano in casa senza preavviso e senza chiedere il permesso, preferibilmente mentre sei ancora a letto o
appena uscita dalla doccia.
Si sta lavorando per eliminare anche da Trento questa piaga.

2.
come fanno gli studenti ad ospitare per la notte amici/he, parenti ed amanti (visto che era "assolutamente" vietato dal vecchio regolamento)
I gestori raccontano: a Milano esiste l'istituto del "pernotto". Si pagano 5 euro e per una notte si può ospitare un amico/parente usando la stanza di un alloggiato che per quella notte è assente. Chiaramente con il suo consenso. Analogo sistema è previsto a Firenze, dove però si paga 10 euro a notte. A Torino non c'è nulla di simile.
Gli studenti chiariscono: a Milano l'unico sistema è il "pernotto". A Firenze e Torino gli studenti ospitano amici e parenti (di giovane età) facendoli passare per studenti alloggiati.

Con ogni probabilità questa seconda sarà la soluzione adottata dagli studenti alloggiati a S. Bartolameo. In fase di modifica del regolamento avevo proposto delle modalità di responsabilizzazione sul modello che avevo sperimentato a Rotterdam: ospita chi vuoi, per un massimo di tre giorni al mese, ma ce lo devi venire a dire. La proposta era stata bocciata perchè, si diceva, difficilmente avrebbe potuto funzionare in Italia (e come dargli torto!).
Sarà previsto comunque un servizio di foresteria per i parenti adulti. Vi sembrerà un accorgimento bizzarro, ma quando stavo al Mayer, il primo anno, c'era un ragazzo che ospitava il padre nella sua stanza per più giorni, più volte al mese. E' una vergogna: io ho ospitato mio zio solo per due giorni...

3.
in che misura coloro che non alloggiano negli studentati partecipano alle attività degli studentati stessi
Molto poco. Gli studentati non sono centri di aggregazione per studenti non alloggiati. Lo preciso perchè una proposta in tal senso era arrivata da alcuni componenti del Consiglio degli Studenti di Trento. Negli studentati durante la notte si dorme. Durante il giorno si sta in facoltà o si resta nello studentato per studiare. A Trento ci sarà una palestra, un bar/tavola calda, un auditorium da 200 posti e qualche altro servizio interessante (forse campi da calcetto). Servizi che saranno però a malapena sufficienti per gli 800 studenti che alloggeranno a S. Bartolameo.

4. Le modalità di partecipazione degli studenti alla gestione dello studentato
L'aspetto della partecipazione studentesca è molto delicato.
Per i gestori: a Torino non è prevista nessuna modalità di rappresentanza. Gli studenti che vogliono lamentarsi o proporre qualcosa lo fanno direttamente. A Milano ci sono dei rappresentanti per ogni studentato e un responsabile per la sicurezza per piano, formati per gli stati di crisi (incendi, terremoti, etc.). A Firenze c'è la "consulta degli studenti alloggiati" che indice assemblee una volta al mese, organizza eventi e fa da tramite con l'amministrazione pubblica per istanze e lamentele di qualsiasi tipo.
Per gli studenti: a Milano i rappresentanti non sono percepiti dagli studenti. A Firenze i rappresentanti sono conosciuti solo in uno studentato, il più grande. Però in quello studentato si sono fatti una buona fama.

Per Trento c'erano state diverse proposte. La mia, elaborata alle due di notte, prevedeva una consulta composta da un rappresentante ogni tre "spazi comuni" (circa 45 stanze). All'interno di questa consulta si nominava una sorta di giunta composta da poche persone che portassero avanti una serie di iniziative. Ogni componente della consulta è anche referente per quelle 45 stanze che rappresenta.


Come già detto, ulteriori spunti di riflessione sono arrivati dalle visite effettuate. In genere si è trattato di aspetti tecnici che non interesseranno ai più (lavatrici, biancheria, stoviglie, etc. etc.) o di argomenti non legati a San Bartolameo (mensa, borse di studio).

Un aspetto però dovrebbe interessare tutti: i possibili problemi di integrazione all'interno dello studentato. Ci sono molti beneficiari di posto alloggio non italiani. A San Bartolameo studenti italiani, albanesi, cinesi, indiani, guineani, spagnoli, tedeschi, nordamericani, sudamericani... tutti dovranno condividere lo stesso tetto. Scontro di civiltà o civile convivenza?


Per maggiori informazioni su questi viaggi e su San Bartolameo non esitate a contattarmi
(valerio.scollo@studenti.unitn.it). Non esitate a contattarmi anche se avete problemi con l'Opera Universitaria (mensa, posto alloggio, borsa di studio).


"
i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi" (art. 34 c. 3 Cost.)

giovedì 17 maggio 2007

Date degli appelli

Tempo fa mi è arrivata una segnalazione da parte di uno studente in merito al post Appelli Jus - Rettifica II. Nel post scrivevo:

"L'uomo propone e il Preside dispone:

gli appelli sono stati pubblicati oggi sul "nuovo" portale http://www.portale.unitn.it/giurisprudenza/.

In particolare il link dal quale scaricare il file .pdf è:
http://www.portale.unitn.it/giurisprudenza/hp_event.do?HP_Request=HP_Adver"

In effetti il secondo link non è collegato più a nulla.
Ciò significa che quella meravigliosa tabella excel pubblicata nel lontano 17 aprile non può essere più scaricata da internet. Ho prontamente chiesto lumi in merito a chi aveva realizzato la tabella. Mi è stato risposto che la tabella era stata tolta dal sito perchè due date erano cambiate e, in ogni caso, tutti gli appelli erano già visibili su ESSE3. Solo oggi sono tornato dalle missioni per S. Bartolameo (dei quali parlerò diffusamente in un post di prossima pubblicazione) e mi sono fatto spiegare per bene come si fa a vedere tutti gli appelli su ESSE3. Nella mia beata ignoranza riuscivo a vedere solo gli appelli ai quali intendevo iscrivermi.
Cercherò di riportare la procedura. Quanti di voi sanno già come fare possono anche cambiare canale...

- Prima di tutto andare sul sito di ESSE3: http://www.esse3.unitn.it/Start.do
- NON effettuare il login
- Selezionare "Esami" sulla sinistra
- Selezionare "Bacheca Appelli d'Esame"
- Nel menù a tendina al centro scegliere il proprio corso di laurea (Giurisprudenza Magistrale: 0205F, Giurisprudenza Specialistica: 0204D)
- Selezionare "Avvia Ricerca"

Et voilà: gli appelli!

A presto
moi

Tanto per gradire

The Family Day After/1


"C'è un attacco dell'Unione alla Chiesa e alla famiglia. I cattolici di sinistra vivono una contraddizione insuperabile: non si può essere al tempo stesso cattolici - e quindi riguardosi della dottrina della Chiesa - e allearsi con chi è frontalmente dall'altra parte. Noi diciamo no a caricature dei matrimoni". (Silvio Berlusconi al Family Day, 12 maggio 2007).

Berlusconi. Marcello, iniziamo male l'anno!
Dell'Utri. Perché male?
Berlusconi. Perché dovevano venire due [ragazze, nda] di "Drive In" che ci hanno fatto il bidone! E anche Craxi è fuori dalla grazia di Dio!
Dell'Utri. Ah! Ma che te ne frega di "Drive In"?
Berlusconi. Che me ne frega? Poi finisce che non scopiamo più! Se non comincia così l'anno, non si scopa più!
Dell'Utri. Va bene, insomma, che vada a scopare in un altro posto!
Berlusconi. Senti, dice Fedele [Confalonieri, nda] che devi sacrificarti (...). Devi venire qui!
Dell'Utri. No, figurati!
Berlusconi. Purché le tette siano tette! Truccate soprattutto bene le tette! (...) Grazie, ciao Marcellino!
Dell'Utri. Un abbraccio, anche a Veronica. Ciao!
Berlusconi. Anche a te e tua moglie, ciao.
(telefonata intercettata dalla Guardia di Finanza sul telefono della villa di Arcore - dove Berlusconi festeggia il Capodanno con Fedele Confalonieri e l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi - in un procedimento per bancarotta a carico di Marcello Dell'Utri. Milano, ore 20.52 del 31 dicembre 1986).

sabato 5 maggio 2007

Elezioni Consiglio Nazionale Studenti Universitari (CNSU)

Ma che cos'è il CNSU? www.miur.it/cnsu/cosae.asp

Quelli più attenti di voi si saranno accorti che sono stati appesi dei volantini che invitano a votare "Tizio" o "Caio" alle elezioni del 16-17 maggio.

Quelli tra voi che oltre ad essere attenti sono anche interessati a questo genere di cose (rappresentanza, partecipazione politica, mondo che ci circonda, etc.) sapranno anche chi è candidato e quali sono le liste.

Se proprio siete "inseriti nel sistema", saprete che tre anni fa Trento espresse un rappresentante nel CNSU, che non era di Charta'91.

In queste elezioni Charta'91 non ha presentato alcun candidato. Però appoggiamo l'unica lista di sinistra nel Distretto Nord-Est: "UDU - Lista di Sinistra, Lista Democratica", ed il candidato a noi più vicino: Damiano Fermo, Presidente del Consiglio degli Studenti di Verona e rappresentante degli studenti presso l'E.S.U. di Verona (Opera Universitaria di Verona).

Per conoscere meglio il candidato vi invito a partecipare all'incontro che si terrà il 7 maggio alle ore 18 presso l'aula 411 di sociologia. In quella occasione Damiano Fermo presenterà se stesso ed il suo programma.

In allegato il discorso tenuto il 29 gennaio 2007 in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico.

Buona notte e buona fortuna


Allegato:

Buongiorno, un saluto a tutti i presenti, da parte degli studenti che qui oggi ho la possibilità di rappresentare. Un particolare augurio al Magnifico Rettore, Prof.Alessandro Mazzucco, al Ministro Prof.Tommaso Padoa-Schioppa, al Sottosegretario Nicola Sartor, al Sindaco della Città Paolo Canotto, all’Assessore Donazzan. Un abbraccio ai miei colleghi studenti qui presenti.

Volevo iniziare il mio intervento con un dato di fatto. L’Università vive grazie ad un patto implicito tra collettività ed individuo. La società investe denaro e lo studente investe parte della propria esistenza nell’istruzione universitaria. L’obiettivo comune è il miglioramento delle condizioni socio-economiche generali e l’arricchimento culturale della società, dell’intera società.
Questo patto virtuoso, segna oggi, indiscutibilmente, un momento di crisi. La formazione e la ricerca non stanno da qualche anno rappresentando un punto cruciale dell’agenda politica italiana. Non è chiaro di come si intenda fare della conoscenza un bene accessibile a tutti e renderla uno strumento reale di mobilità sociale. Un recente studio ha dimostrato che l’Italia, fra i paesi ricchi, spende decisamente meno degli altri nella formazione universitaria, oltre che in R&S. E questo è uno dei motivi per cui negli ultimi anni l` immobilità intergenerazionale, quindi che i figli restano nella medesima classe di reddito dei genitori, è drasticamente aumentata. Purtroppo la nostra è diventata la società più cristallizzata dell` intero occidente. La mobilità tra i ceti è ridotta al minimo, mentre cresce più che altrove la disuguaglianza sociale.

Se invece crediamo, come auspico, nella cosiddetta società della conoscenza, pensiamo sia necessario favorire l’incremento di coloro che accedono alla formazione universitaria e dimostrano di poter terminare con successo il percorso di studi. Crediamo, responsabilmente, nella necessità di una iniezione di selettività, in un’Università che premi nuovamente capaci e meritevoli. Pensiamo che la selezione debba essere fatta però dall’interno del sistema, non chiudere le porte all’entrata. Perciò siamo contrari agli illegittimi bandi decretati dalle Università sul numero chiuso, fuori di quelli esplicitamente previsti dalla legge 264/99.
Il sistema di finanziamento del Diritto allo studio: questo deve essere adeguato a permettere a tutti il beneficio del sapere ai più alti livelli, come previsto dall’art.34 della Costituzione italiana. Un principio che invece non è rispettato. L’ESU di Verona quest’anno, a causa del Decreto Bersani e in ugual misura del taglio di finanziamento della Regione Veneto, è privato complessivamente di un milione di euro. Questo mette in crisi l’erogazione dei servizi essenziali del diritto allo studio universitario, quindi residenze studentesche, ristorazione e borse di studio. Quale la nostra richiesta allora? Noi chiediamo alla Regione di seguire l’esempio della Giunta toscana, che è stato quello di far valere la potestà amministrativa sull’Esu toscano, quale azienda regionale di diretta emanazione, escludendola così, forse, dal rispetto del decreto Bersani. Si eviterebbe in questo modo di dover introdurre misure integrative, quali aumenti delle tasse, delle tariffe mensa e degli alloggi o, peggio ancora, l’utilizzo del prestito d’onore che a nostra
sensazione non è assolutamente uno strumento per il diritto allo studio, ma una via che porta alla creazione di una generazione di debitori di fatto.

Passo quindi alla didattica. Tutti sappiamo che il riordino degli ordinamenti ha costretto l’università ad attuare la seconda riforma in sei anni, con il vecchio ordinamento ancora in esaurimento. Pensiamo che sarebbe giusto mantenere un percorso partecipato con noi rappresentanti con gli studenti. Un percorso di monitoraggio sugli errori e sui limiti delle recenti riforme. Soprattutto oggi, alla luce degli ultimi decreti attuativi che prevedono alcuni elementi di miglioramento. Per esempio la riduzione del numero massimo di esami: 20 x lauree di base e 12 x le specialistiche). Vorremmo ritenere chiusa l’esperienza delle lauree esamifici. Esamifici perché alcuni CDL hanno previsto più di 45 esami. Molti corsi superficiali, che non hanno permesso alla nostra generazione un percorso di approfondimento e di riflessione personale e critica degli studi.
Il nostro impegno chiaramente sarà per la qualità, l’approfondimento nella didattica, in cui il sapere non sia parcellizzato e nozionistico, ma invece sia in grado di formare cittadini consapevoli. Inviteremo i Professori ad investire in un sistema universitario che garantisca una preparazione adeguata, in un mondo del lavoro in rapido cambiamento.
E’ nostra intenzione, in un università aperta a tutti, impegnarci per implementare forme di comunità studentesca nella rete, affinché lo studente possa beneficiare di tutte le informazioni e il materiale disponibile. Parallelamente, svilupperemo un rapporto di comunicazione diretta tra rappresentanti e studenti, per evitare l’autoreferenzialità, l’ombra che rischia di caratterizzare l’attività di noi rappresentanti negli organi di Ateneo. I l contatto e il confronto con gli studenti e fra gli studenti deve essere la linfa della nostra attività.

Pensando a Verona, al territorio e alla gente che lo vive, è indiscusso che l’Ateneo costituisce una rilevante risorsa per la città e la provincia. Riteniamo che come tale debba essere concretamente sfruttata. E' doveroso quindi investire sulla crescita e sul radicamento dell’Università nel territorio, al fine di renderla figura protagonista nella compagine veronese. Per rendere sempre più Verona città consapevole delle rilevanti potenzialità che una realtà accademica riconosciuta a livello internazionale può sviluppare a beneficio dell’intera città. Un numero che fa riflettere, ogni anno 300 studenti stranieri vivono a Verona.
Sono necessari interventi strutturali del nostro Comune, che sviluppino la forza propulsiva dell’Università. Contiamo nella rapida realizzazione del progetto d’espansione nelle zone ex-area militare, da troppo tempo in fase di stallo. La doppia prospettiva è quella di ampliare la capacità di offerta formativa e di valorizzare un quartiere da tempo in difficoltà.
In secondo luogo il polo universitario necessita di una mobilità più funzionale, più sostenibile per il territorio e per gli studenti. In questo senso si rendono necessari studi e investimenti per una rete integrata efficiente di più mezzi di trasporto, per una città meno congestionata, più ecologica. I parcheggi non possono essere l’unica soluzione possibile.

Finisco l’intervento riprendendo l’inizio. In campagna elettorale si era detto “conoscere è crescere”. Siamo i primi ad affermarlo, ma nella prima Finanziaria il nuovo governo ha scelto altre priorità rispetto alla formazione, a nostro parere unico vero cuore ed anima di un progetto autenticamente riformatore del paese.
Non solo noi giovani, ma la società complessivamente, sentiamo il bisogno di segnali positivi, di scelte giuste da parte della classe politica. Siamo infatti soddisfatti del percorso di riforma delle professioni intellettuali e speriamo che la legge delega sia rapidamente approvata da parte del Parlamento. Per un paese più moderno, dove gli interessi corporativi degli ordini non impediscano l’accesso alle professioni. Quelle meno bisognose di tutele chiaramente.
Aspettiamo quindi, ora, fatti, che dimostrino di credere davvero in un modello di sviluppo
fondato sulla ricerca e l’alta formazione.

Grazie dell’attenzione e buon anno accademico a tutti.
Damiano Fermo
Pres. CdS

Gruppi di lavoro S. Bartolameo - parte II

Buongiorno. Questo post segue Gruppi di lavoro S. Bartolameo, pubblicato il 15 marzo 2007.

Quel post era stato pubblicato quando i gruppi di lavoro stavano per concludersi. In effetti c'è stata una sola riunione dopo la pubblicazione del post, e in quella sede si è ripetuto e precisato quanto già detto.

Aggiornamenti interessanti a quanto scritto allora: dal prossimo anno non sarà più necessaria la presentazione del famigerato certificato di idoneità alla vita in comunità. Come già scritto all'epoca, tale certificato si basava su una legge del 1929, volta a prevenire la diffusione di malattie quali malaria, tifo e tubercolosi; ha un costo di 60 euro e bisogna perdere almeno mezza giornata per averlo. In quindici anni si era verificato un solo caso di tubercolosi, non rilevato dal certificato. Il Servizio Sanitario Provinciale ha detto che quel certificato non è più rilevante. A meno di ottuse resistenze da parte del CdA dell'Opera, quel certificato non sarà più richiesto.
Sempre in quella sede si era affrontato un problema molto sentito da coloro che utilizzano gli alloggi dell'Opera Universitaria (studenti da bando ed Erasmus): la sistematica violazione di domicilio da parte del personale dell'Opera. Poichè la ragione di queste violazioni sarebbero i controlli necessari (dicono) per garantire la stessa sicurezza degli utenti, si era cercato di ovviare a questo problema modificando il regolamento; in particolare era stata prevista una procedura differenziata per effettuare tali controlli. Con preavviso per i controlli di routine, senza preavviso se lo richiede la situazione (es. esce del fumo dalla stanza). In questo modo, credo, non sarebbe leso il diritto sancito dall'art. 14 della nostra costituzione: "Il domicilio è inviolabile(!)". Quella modifica, passata all'unanimità nel gruppo di lavoro sul regolamento, era stata contestata da taluni nella riunione con tutti i gruppi.

Quanto finora scritto è solo la premessa.
Dalla prossima settimana inizia una serie di "missioni" in diversi studentati universitari per vederne il funzionamento. A partecipare a questi viaggi saremo io, Omar Appoloni (rappresentante degli studenti presso il CdA Opera, eletto con Lista Libera) e dipendenti dell'Opera Universitaria.

Questo il calendario delle missioni:
7 maggio: Milano
8-9 maggio: Torino
15-16 maggio: Firenze
22-23 maggio: Pavia

Il mio interesse principale sarà capire:
- fino a che punto venga rispettato il diritto costituzionale all'inviolabilità del domicilio;
- come fanno gli studenti ad ospitare per la notte amici/he, parenti ed amanti (visto che era "assolutamente" vietato dal vecchio regolamento);
- in che misura coloro che non alloggiano negli studentati partecipano alle attività degli studentati stessi;
- le modalità di partecipazione degli studenti alla gestione dello studentato.

Sicuramente durante il viaggio mi verranno in mente altri problemi da risolvere. Invito chi sta leggendo questo post a comunicarmi le critiche al servizio alloggi dell'Opera Universitaria e gli eventuali problemi che si intendono risolvere. Ci viene data l'opportunità irripetibile di vedere come fanno nel resto d'Italia, non sprechiamola!
Potete commentare questo post, o inviare una mail a valerio.scollo@studenti.unitn.it

Vi terrò aggiornato sull'esito di questi viaggi.

"I am the passenger
I stay under glass
I look through my window so bright
I see the stars come out tonight"


Allegato:
Art. 14 Costituzione.
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.

venerdì 4 maggio 2007

Consiglio degli Studenti del 3 maggio 2007

Parlare del CdS diventa sempre più difficile. Il clima diventa, per fortuna o purtroppo, sempre più informale, e le sedute, più che consigli, sembrano brain storming. E' divertente, anche se preferirei impiegare quelle ore in studio o in lavoro di rappresentanza.
Per comprendere le dinamiche del CdS, consiglio di leggere il primo post sull'argomento.

Questo l'odg:
1. Approvazione verbale sedute precedenti.
2. Comunicazioni.
3. Intervento della rappresentanza dei collaboratori esperti linguistici (CEL).
4. Intervento del Presidente dell’Opera Universitaria, Prof. Fulvio Zuelli.
5. Linee guida per il “Bollettino del Consiglio degli Studenti”
6. Varie ed eventuali.

1. Vi sorprenderà sapere che il verbale è stato approvato. Sono state apportate delle lievi modifiche.

2. Il Presidente, Lorenzo Fellin, ha comunicato che il documento sulla vivibilità notturna (Allegato 1 al post CdS 11 aprile 2007) è stato inviato al Rettore, al Sindaco ed al Presidente dell'Opera Universitaria.
Sempre il Presidente ha ricordato che il 16 maggio 2007 si terranno le elezioni per il CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, sito: http://www.miur.it/cnsu/). Unico candidato, studente dell'Università di Trento è Francesco Planchestainer, componente del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza, Consiglio degli Studenti e CdA di Ateneo. Il Presidente ha omesso di dirlo, Planchestainer si candida con la lista Student Office (lista di Comunione e Liberazione). Come Charta'91 appoggiamo invece Damiano Fermo, Presidente del Consiglio degli Studenti di Verona e candidato con la lista UDU (Unione degli Universitari, unica lista di sinistra nell'area nord-est).

3. L'intervento dei collaboratori esperti linguistici è stato più un dibattito. Si è discusso di livello medio iniziale, corsi avanzati e corsi di lingua specialistici (es. inglese sociologico, tedesco giuridico). Si è discusso anche di organizzazione del CIAL e di competenze.
Dal dibattito è emerso che: il livello medio degli studenti che arrivano dalle superiori è molto basso e che quindi l'Università, negli anni passati si è fatta carico di ripianare i deficit linguistici delle superiori; che l'Ateneo, in linea con il resto d'Europa, si muove verso l'implementazione dei corsi avanzati e specialistici, a discapito dei corsi di base (soprattutto per l'inglese); che l'organizzazione del CIAL è caotica e confusa: non si sa bene chi debba fare che cosa...

4. Il Prof. Zuelli entra e mi si siede accanto, mentre ancora parlano i collaboratori esperti linguistici. Quando questi finiscono, il Presidente Fellin chiama a intervenire il Presidente dell'Opera Zuelli. Zuelli si siede, saluta i presenti e chiede "su cosa parliamo?". Un pò di ilarità e imbarazzo si sparge per per la sala.
Premessa: avevo letto sull'ordine del giorno che sarebbe venuto il Prof. Zuelli a parlare in Consiglio degli Studenti. Per curiosità, e cortesia, lo vado a trovare il giorno prima del CdS per parlare del suo intervento. In questo modo avrei potuto preparare anch'io qualcosa sull'argomento (essendo l'unico rappresentante degli studenti presso l'Opera Universitaria presente anche in Consiglio degli Studenti). Con il Prof. Zuelli eravamo rimasti che se avessi saputo di che cosa avrebbe dovuto parlare glielo avrei comunicato...
Nell'intervento il Presidente dell'Opera ha parlato di S. Bartolameo, degli sviluppi e dei possibili scenari. Gli sono arrivate domande sullo studentato e sui posti letto a disposizione. Zuelli ha comunicato che dagli attuali 800 posti si arriverà a circa 1400 posti, dismettendo gli appartamenti in affitto. Ha aggiunto che, se ci sarà la possibilità, si locheranno gli appartamenti sfitti a studenti non beneficiari di posto alloggio. L'obiettivo sarebbe quello di calmierare il mercato immobiliare trentino aumentando l'offerta.
Non si è parlato del Collegio Mayer e dell'occupazione del Bruno. Noi ci eravamo preparati, non si sa mai, portando gli articoli di giornale con dichiarazioni a favore delle attività portate avanti dal Bruno. Li riporto sul blog, almeno non abbiamo lavorato invano...
Marcia di sabato 21 aprile 2007, Il Sindaco Pacher, Mario Diani (Preside di sociologia), Padre Alex Zanotelli.

5. Si è parlato di realizzare un bollettino sulla falsa riga di quello predisposto dal Consiglio Provinciale di Trento: 28 pagine A5 di cui 21 per i componenti (una a consigliere), 3 libere e 4 non me le ricordo :oP
Il bollettino dovrebbe essere inviato a ciascuno studente dell'Ateneo (14mila copie), uscita semestrale.
E' stato obiettato che si sarebbe realizzata un'opera che non sarebbe stata letta, molto dispendiosa e inutile. Ne è seguito un dibattito al termine del quale si è rinviato alla prossima seduta.

6. Nelle varie ed eventuali è stato presentato un documento firmato dal Consigliere Planchestainer e dal Vicepresidente Ressegotti (List One). C'erano delle linee guida per l'amministrazione d'Ateneo al fine di aumentare la trasparenza delle procedure amministrative. Lo allego a questo post appena riesco ad avere una copia informatica.
Il documento è molto buono (anche se, come tutte le dichiarazioni di principi, non risolverà il problema) e le modifiche apportate in sede di Consiglio degli Studenti sono state poche. E' stato criticato questo uso di presentare documenti in CdS senza farli pervenire prima ai Consiglieri. Al termine del dibattito è stato approvato all'unanimità.

And that's all folks.


Allegato1: