Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

giovedì 26 aprile 2007

Consiglio di Facoltà del 18 aprile 2007

Scusate il ritardo.
Avevo già annunciato che non sarei riuscito ad aggiornare il blog prima di lunedì 23 aprile 2007. Ma non credevo che per aggiornarlo completamente si sarebbe arrivati addirittura a giovedì 26 aprile 2007...

Quello che sto per postare è il resoconto dell'ultimo Consiglio di Facoltà. Si tratta del secondo resoconto di un CdF. Per capire i meccanismi interni al CdF di Giurisprudenza, usi ed abitudini, consiglio di leggere il post "Consiglio di Facoltà del 21 marzo 2007".

Questo l'ordine del giorno:
1. Comunicazioni del Preside.
2. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca,
Orientamento, Presidente Presidio ITGM, ERASMUS/SOCRATES.
3. Manifesto degli Studi 2007-2008.
4. Organizzazione didattica.
5. Provvedimenti studenti.
6. Varie ed eventuali.
7. Provvedimenti docenti e ricercatori.

Come per gli altri "consigli" dei quali faccio parte seguirò l'ordine numerico. Per Giurisprudenza ciò suona strano, visto che nessuno lo fa durante le sedute...

1. Niente comunicazioni particolari.

2. Niente comunicazioni.

3. Sul Manifesto degli Studi c'è qualcosa da dire. Nel post del Consiglio di Facoltà del 21 marzo 2007 avevo segnalato il fatto che per l'anno accademico 2007/08 il corso complementare di "diritto bancario e dell'intermediazione finanziaria", sarebbe stato sostituito dal laboratorio applicativo "diritto bancario". Io, come altri rappresentanti (in particolare Alessandro Martini (MIAU) nella seduta precedente aveva sottolineato l'importanza di questo corso), eravamo perplessi per questa scelta, dettata da necessità tecniche, di tagliare il corso di diritto bancario, visto che uno dei possibili sbocchi lavorativi dei laureati in giurisprudenza è proprio nel settore bancario.
Durante questo Consiglio di Facoltà il Preside mi ha dato la parola e ho ribadito l'importanza del corso, proponendo come soluzione la mutuazione dalla facoltà di economia del corso di "diritto degli intermediari finanziari". Visto che c'ero ho chiesto anche la mutuazione del corso di "analisi economica del diritto". Anche quest'ultimo è tenuto ad economia, dal Prof. Bellantuono allievo di Pardolesi.
Chiaramente nei giorni precedenti avevo parlato con il Pof. Bellantuono e con il Preside. Traccia di queste conversazioni è conservata nella mail in allegato, già inserita nel blog come "Esami in altre facoltà", e nella mail di risposta del Preside (sempre in allegato).
Ne è seguito un dibattito da parte dei docenti, che si dimostravano favorevoli, quantomeno alla mutuazione del corso di "diritto dell'intermediazione finanziaria".
Il Preside, pur precisando le difficoltà di mutuare un corso da altre facoltà, si è mostrato favorevole e ha rimandato alla seduta successiva l'eventuale delibera, una volta approntata l'istruttoria per la mutuazione. Sperèm!

4. Sono stati presentati da diversi docenti rapporti su loro attività all'estero. Bellissima la dichiarazione del Preside che suonava più o meno così: "cercate di tramutare i rapporti personali creati in questi viaggi-studio in rapporti tra le facoltà". Non vedo l'ora che sia approvato lo scambio con il Mali...

4bis. In questo punto all'odg il Preside mi ha dato la parola per fare un resoconto sulla calendarizzazione degli appelli. Sull'argomento ho già pubblicato tre post: "Appelli! (Calendarizzazione et altera)", "Appelli Jus - Rettifica", "Appelli Jus - Rettifica II".
Nell'intervento ho detto che il lavoro del personale amministrativo è stato eccellente, per la prima volta si hanno tutti gli appelli in un'unica videata un mese e mezzo prima della sessione estiva; che i professori sono stati molto disponibili e gentili; ma che, per impedimenti oggettivi il risultato è stato mediocre, soprattutto per i primi due anni della laurea magistrale. Il Preside mi ha chiesto se secondo me il sistema fosse perfettibile, ho risposto di no. Quando ha parlato di fare tesoro di questa esperienza di lavoro per la calendarizzazione degli appelli della sessione invernale 2007/08, mantenendo però l'attuale sperimentazione (due appelli anzichè tre), sono uscito con un "no Preside, è il sistema de due appelli che fa acqua!". E' calato il gelo.
Da notare che nel prossimo CdF scade la "sperimentazione" dei due appelli... Sperèm!

5. Approvate delle abbreviazioni di carriera per studenti che si sono trasferiti da altri atenei: la facoltà di Giurisprudenza di Trento attira sempre nuovi cervelli!

6. Niente di vario ed eventuale.

7. Non è dato assistere, a noi studenti, a simili riunioni.

E per oggi è tutto gente. Vi auguro una buona giornata e felice ponte del I maggio.

"e poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare
suonare ti tocca per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare"


Allegato 1
Richiesta:
Egregio Signor Preside,

Le scrivo per esporLe un pensiero maturato dopo due brevi conversazioni occorse questo pomeriggio: la prima con il Prof. Bellantuono, in presenza delProf. Pascuzzi, la seconda con la Dott.sa Tramonte.

Nella prima si discuteva, in via del tutto teorica, della possibilità di sotenere esami di diritto tenuti presso la facoltà di economia, con particolare riferimento ai corsi di "diritto dell'intermediazione finanziaria" (che potrebbe integrare il laboratorio di diritto bancario che terrà il Dott. Sartori nel prossimo a.a.) e di analisi economica del diritto (che potrebbe essere inserito nella lista dei complementari da scegliere per la specialistica se considerato Jus/02).

Nella seconda si è invece discusso del rapporto tra Facoltà e Dipartimento.

Da queste conversazioni, come dicevo, è maturato un pensiero: perchè non sfruttare il rapporto tra questi due importanti soggetti, Facoltà e Dipartimento, per migliorare la didattica, consentendo agli studenti di frequentare corsi tenuti in altre facoltà da docenti che lavorano anche per il Dipartimento? Chiaramente non tutti i corsi, ma solo quelli non attivati presso la nostra facoltà. Per es. "sociologia del diritto" e "analisi economica del diritto".

La possibilità di frequentare questi corsi esiste (anche se poco nota agli studenti), ma l'esame eventualmente superato potrebbe essere ricompreso tra i soli "crediti liberi", solitamente già "riempiti" con esami di lingua, ECDL e stage. Mi chiedo: perchè considerare credito libero un corso che rientra nella classe Jus/02 [Diritto privato comparato]?

Sono solo semplici riflessioni.

Con l'augurio di un felice soggiorno in Cina porgo Distinti Saluti.
Valerio Scollo


Allegato 2
Risposta:
Sono riflessioni più che ragionevoli e potrebbe proporre in CdF la mutuazione
dei corsi stessi. Saluti, RT

lunedì 23 aprile 2007

CdA Opera 16 aprile 2007

Questo CdA è stato particolarmente lungo e faticoso. Lo è stato perchè gli argomenti da trattare erano tanti. Lo è stato anche perchè sabato 14 aprile 2007 il CSO Bruno aveva occupato il Collegio Mayer (sulla rassegna stampa dell'ateneo potete seguire tutta la vicenda per come si è svolta a partire dal 15 aprile 2007).

Ordine del giorno:
1. Approvazione verbali
2. Comunicazioni del Presidente
3. Rendiconto Generale 2006
4. Residenza S. Bartolameo
4.1. variante progettuale n. 2
4.2. gara per gli arredi
5. Autorizzazione alla stipula del protocollo d'intesa I.V.A.L.S.A. E P.A.T.
6. Servizio di ristorazione: Presa d'atto dell'esito della garaù
7. Art. 25 L.P. 9/91 Interventi urgenti per i servizi abitativi(Parere)
8. Iniziative culturali: protocollo d'intesa Comune e MART
9. Servizio abitativo: provvedimenti
10. Varie ed eventuali

1. Sarete emozionati dal sapere che è stato approvato il verbale della seduta precedente.

2. Tra le comunicazioni del Presidente c'è stata l'occupazione del Mayer. Il CdA ha deciso di inserirlo all'ordine del giorno e discuterne alla fine.

3. Il Rendiconto Generale 2006 rappresenta una sequenza di dati numerici privi di un reale valore per chi, come me, non ha molta dimestichezza con ragioneria e contabilità. Ha avuto l'approvazione da parte del Presidente del collegio sindacale (commercialisti che controllano il rispetto delle norme contabili e delle direttive provinciali). Mi fido di loro.

4. Su questo punto ci sono stati dolori.
Sono venuti il Direttore dei lavori presso S. Bartolameo e il consulente dell'ITEA che si occupa degli aspetti tecnici legati all'edilizia per S. Bartolameo.
Entrambi hanno parlato delle varianti sul progetto iniziale che devono essere realizzate a S. Bartolameo. Il primo ha parlato degli aspetti operativi, spiegando in che cosa consistono le varianti, a che cosa servono e perchè è necessario approvarle.
Il secondo ha spiegato che si stava rispettando la normativa provinciale sull'edilizia pubblica.
Le varianti da approvare sono due. La prima da approvare in questa seduta, la seconda da approvare nella prossima seduta (28 maggio 2007).
Tra le novità più significative rispetto al progetto iniziale c'è il passaggio da due caldaie ad una (con notevole risparmio energetico per ragioni di economie di scala), e l'aggiunta di un magazzino per la mole di documenti dell'Opera Universitaria. Il costo di questa variante è di 3 milioni.
Dopo le lunghe spiegazioni del direttore dei lavori e del consulente dell'ITEA, le spiegazioni addotte dal Presidente e dal Direttore, la garanzia che si mantenevano i costi all'interno del budget di recente approvato all'unanimità, ci sono state tre astensioni tra i consiglieri. Una giustificabile, due no!
La prima astensione è da parte di uno dei consiglieri nominati dalla Provincia. In particolare si tratta del consigliere in quota Forza Italia. La motivazione addotta è che secondo lui questa opera (S. Bartolameo) stava costando troppo, che c'era stata poca trasparenza nelle operazioni e che è facile spendere con i soldi pubblici. La reazione del Presidente è stata particolarmente forte perchè, sosteneva, i costi erano contenuti e di gran lunga inferiori ai costi medi di altri enti pubblici. Si trattava di varianti già annunciate, per le quali era stato rivisto il budget con delibera approvata all'unanimità.
Le due astensioni, non motivate pubblicamente, sono arrivate da due dei quattro rappresentanti degli studenti. In particolare, si trattava di quelli eletti nelle lista "List One", lista universitaria facente riferimento a Comunione e Liberazione. Ripeto: non è stata data motivazione pubblica. Ne è stata data però una a me, nell'orecchio, prima della votazione e prima della motivazione data dal Consigliere di cui prima si parlava: "S[nome del consigliere] non è simpatico, ma di queste cose ci capisce. Io mi asterrei e ti consiglio di fare lo stesso".
Le varianti, nelle opere pubbliche come in quelle private, sono piuttosto comuni. Soprattutto per operazioni sul lungo periodo e dal budget elevato. Nell'assurda ipotesi che dietro a queste varianti ci dovesse essere qualcosa di poco pulito, perchè questa sembrerebbe la motivazione del "rappresentante" degli studenti bisogna precisare che: da un punto di vista della responsabilità penale dei singoli consiglieri, siamo protetti dal fatto che è stata rispettato l'iter procedurale, raccogliendo pareri e rispettando la normativa provinciale in materia di edilizia pubblica; da un punto di vista della responsabilità civile, come consiglieri dell'Opera siamo assicurati per eventuali perdite derivanti da nostra negligenza. In effetti tale assicurazione non è obbligatoria e costa circa 100 euro all'anno. Una persona dotata di buon senso la stipula, visto che si partecipa a delibere che comportano spese per milioni di euro.
Presso l'Opera Universitaria, gli studenti svolgono un duplice ruolo: rappresentanti degli studenti e consiglieri in CdA. L'approvazione di una variante di questo genere significa consentire di finire i lavori per S. Bartolameo prima possibile. Astenersi significa infischiarsene del fatto che 800 studenti andranno ad abitare in quella struttura.
E' per questo che, al contrario di quei due "rappresentanti", ho accettato il rischio (minimo) di approvare la variante. Da notare che questo rischio è stato accettato da due rappresentanti degli studenti, da tre consiglieri nominati dalla Provincia e da tre consiglieri nominati tra i professori universitari (il quarto era assente, ma l'avrebbe approvato). Astenuti: un consigliere nominato dalle minoranze in Consiglio Provinciale, due "rappresentanti" degli studenti.

nb. Nella redazione di questo punto sono stato più volte tentato dall'aggiungere epiteti poco carini nei confronti di quei "rappresentanti", in relazione alla loro decisione, ma preferisco astenermi dal farlo.

5. Il protocollo in esame riguarda il Mayer e il progetto del nuovo collegio che avrà una struttura in legno. I.V.A.L.S.A. sta per Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree. Per maggiori informazioni su IVALSA: http://www.ivalsa.cnr.it/.

6. Si è preso atto dell'esito della gara per il servizio di ristorazione. In questa sede si è anche sottolineato il lavoro svolto dai rappresentanti degli studenti per limitare i disagi derivanti dal cambio di gestione. Sul nuovo servizio consiglio di leggere l'articolo uscito sul Trentino domenica 22 aprile 2007.

7. Si tratta di pareri che vengono dati dall'Opera Universitaria in merito all'erogazione di finanziamenti provinciali per la costruzione di residenze universitarie. Il parere dell'Opera non è vincolante. La residenza che verrà finanziata per il 60% dalla Provincia è del "Faggio", società cooperativa vicina a Comunione e Liberazione. La residenza sarà costruita su Via Brennero, nei pressi dell'ex motel Agip, dove ora c'è una delle residenze dell'Opera. Saranno ospitati 200 studenti. Anche in questa occasione si è sottolineata l'opportunità di prevedere delle modalità di determinazione delle tariffe al fine di calmierare i prezzi sul mercato nonchè di cercare delle modalità di assegnazione del posto alloggio chiare e non discriminanti. Questo non per istanze dirigistiche da parte dell'Opera Universitaria, ma perchè si tratta di strutture costruite in gran parte con soldi pubblici.

8. Si tratta del protocollo in merito agli eventi che verranno realizzati a Palazzo delle Albere. Il Mart darà lo spazio, il Comune si occuperà di catering, gestione e pulizia, l'Opera organizzerà gli eventi anche con l'aiuto delle associazioni universitarie.

9. Problemi a Vela per delle feste. Non posso dire di più per motivi di privacy.

10. La discussione sull'occupazione del Mayer è durata circa 20 minuti. Alla fine si è approvato all'unanimità un documento col quale si "condannava fermamente il fatto" e si dava mandato al Presidente per denunciare l'occupazione.
Non posso dire nulla in merito agli interventi.
Domenica 15 aprile 2007, il giorno prima del CdA e il giorno dopo dell'occupazione, con un altro rappresentante degli studenti sono andato a vedere la situazione. Tutto pulito e in ordine, gli occupanti erano tranquilli e i vicini sembravano avere preso bene la situazione. Ho comunicato questo al CdA.
Sempre in quella visita mi è capitato di parlare per molto tempo con uno dei promotori dell'occupazione. Da lui è arrivata la proposta di un comodato gratuito per uno o due anni. Gli è stato spiegato che c'è l'intenzione di buttare giù tutto per costruire un'altra residenza universitaria, più funzionale e biocompatibile. Un altro dei promotori dell'occupazione ha pacatamente contestato l'opportunità di demolire il vecchio collegio per costruirne un altro. Io ho vissuto un anno in quel collegio: è meraviglioso, ma per gli standard trentini assolutamente inidoneo. Non c'è il bagno in tutte le stanze, ha dei costi energetici insostenibili, ha una cucina per 80 persone...
Ero contrario all'occupazione prima che la facessero e sono contrario all'occupazione adesso. Condivido quanto affermato da Maurizio Agostini, Carlo Biasi, Mario Diani e Alberto Pacher, e pubblicato sul Trentino domenica 22 aprile 2007.


Ho finito.

"your friendly neighbour hood spiderman"

Consiglio degli Studenti dell'11 aprile 2007

Le sedute del Consiglio degli Studenti sono una al mese e in realtà la mia attività come rappresentante in questo organo si limita alla partecipazione (più o meno attiva) alle sedute del consiglio. Questo è il motivo per cui i post relativi al CdS sono molto pochi rispetto a Facoltà e Opera Universitaria.

La riunione dell'11 aprile è stata molto lunga. Riporto l'ordine del giorno:
1. Approvazione verbale sedute precedenti.
2. Comunicazioni.
3. Intervento del Rettore sugli sviluppi futuri della didattica.
4. Documento sul rapporto universitari/città di Trento.
5. Varie ed eventuali.

1. All'unanimità è stato approvato il verbale della seduta precedente. Da segnalare il fatto che non era stato letto da nessuno perchè non inviato...

2. Nessuna comunicazione da parte del Presidente del CdS (Lorenzo Fellin).

3. Intervento del Rettore.
E' venuto a trovarci il Rettore. Con questo intervento, piuttosto lungo, ha inteso aggiornarci sull'attuazione del c.d. Decreto Mussi (che porterà gli esami ad un massimo di 20, contro gli attuali 50πù di lettere e sociologia). Da parte dei presidi c'è la volontà di attuare questo decreto il prima possibile. Questà volontà andrà insevitabilmente a scontrarsi con le volontà dei docenti titolari di corsi da 3-4-5 crediti...
Il Rettore ha accennato qualcosa in merito all'Agenzia Nazionale della Valutazione, che è stata di recente istituita: per maggiori informazioni rinvio all'articolo del Corriere del 6 aprile 2007.
Sono state introdotte novità per quanto riguarda i ricercatori: da un lato è aumentato il numero dei posti, dall'altro è stata modificata la modalità di selezione per evitare ingerenze baronali...

4. Documento sul rapporto universitari/città di Trento:
Se n'era già parlato nel post sul CdS del 6 febbraio 2007.
Il documento definitivo, rielaborato dal Consiglio di Presidenza del CdS (Lorenzo Fellin, David Ressegotti, Samuel Beiene Tadesse) lo riporto in allegato alla fine del post.

5. Ne parlo nelle varie ed eventuali, anche se avrebbe meritato un proprio punto all'ordine del giorno. I consiglieri Francesco Planchestainer e David Ressegotti (List One) hanno presentato un documento dal titolo: "Documento recante alcune proposte per [il miglioramento della didattica e] la valorizzazione delle eccellenze all'interno dell'Università di Trento". La parte tra parentesi è stata aggiunta durante la seduta.
L'idea è di creare un sistema didattico che consenta a studenti eccellenti di partecipare in modo più attivo alla didattica ed accedere a eventi culturali qualificanti. Questa "eccellenza" sarebbe certificata all'interno del diploma supplement, un documento allegato al diploma di laurea. E' piutttosto difficile da spiegare in poche righe. In allegato, secondo, c'è il documento completo come è stato approvato dal CdS.


Allegato 1
VIVIBILITÁ NOTTURNA DELLA CITTÁ DI TRENTO
PREMESSA
L’Università degli Studi indubbiamente ricopre, per la città di Trento, un ruolo determinante sul piano economico, sociale e culturale. Basti sottolineare che a fronte di una popolazione residente di circa 110 mila abitanti quale è quella della città di Trento, l’Ateneo conta circa 15 mila iscritti. Di questi, ben il 45% proviene da fuori provincia. È del tutto evidente come una così rilevante presenza di giovani non possa non manifestare esigenze riguardanti molteplici ambiti della vita quotidiana (trasporti pubblici, divertimento, alloggi, spazi culturali...). Esigenze delle quali si dovrà necessariamente tener conto nella pianificazione di politiche di sviluppo futuro della
città, se le si vuole fino in fondo valide ed efficaci. Alla luce di queste considerazioni il Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Trento sente il dovere di intervenire mediante il presente documento, con l’intento di suggerire possibili soluzioni o interventi finalizzati tanto al progresso delle condizioni dei giovani quanto al miglioramento della vivibilità della città di Trento.

VIVIBILITÁ NOTTURNA DELLA CITTÁ
La vivibilità notturna nella città di Trento per gli universitari, e per i giovani in generale, è un problema da molto tempo all’ordine del giorno delle cronache locali e non solo. Si tratta quindi di una questione non più rimandabile. La conformazione urbanistica della città, che vede la contemporanea presenza delle abitazioni di molti cittadini e dei tradizionali ritrovi serali e “notturni” nel centro storico, è per sua stessa natura destinata a innescare scontri di sensibilità e di esigenze tanto legittime quanto difficilmente conciliabili: da un lato vi sono quelle degli studenti che manifestano il desiderio di divertirsi e di ritrovarsi al termine della giornata, dall’altro vi sono quelle dei residenti che esprimono la volontà di non essere disturbati e di poter riposare nelle ore notturne. La situazione si presenta pertanto assai problematica ed abbisogna di provvedimenti urgenti e mirati, non certo di tregue momentanee raggiunte con interventi spesso dettati più dalla fretta di sopire la polemica che dall’intenzione di risolvere realmente la questione.
Il Consiglio degli Studenti, infatti, reputa che gli interventi una tantum finora attuati e finalizzati quasi sempre alla chiusura o alla limitazione di orario di alcuni locali, oltre che inutili siano decisamente dannosi: in questo modo gli studenti finiscono o con lo spostarsi in altri locali che inevitabilmente diverranno ragione di nuove e accese proteste cittadine, o - peggio – col trasferire i loro incontri presso appartamenti privati, con feste improvvisate, determinando così disagi ancora maggiori per i residenti.
Per questo è fondamentale, quantomeno nel breve periodo, garantire l’apertura prolungata ai locali attualmente esistenti e situati nel centro storico della città. Si ritiene, inoltre, che gli interventi adottati dall’amministrazione sino a questo momento per frenare i pochi autori di vandalismi e molestie (solo talvolta studenti universitari), finiscano per colpire ingiustamente e indiscriminatamente l’intera popolazione studentesca e quegli imprenditori che si trovano a dover affrontare un momento di forte difficoltà nell’esercizio della propria attività, a seguito della limitazione di orario loro imposta.
In riferimento a quanto appena riportato, il Consiglio degli Studenti ritiene che l’area limitrofa al nuovo studentato di San Bartolomeo potrebbe fornire una risposta a queste problematiche. La zona, infatti, nel prossimo futuro presenterà una notevole concentrazione di studenti residenti, ai quali molti altri potrebbero aggiungersi se solo si migliorasse la raggiungibilità della zona anche nelle ore notturne (attraverso autobus, metropolitana di superficie, piste ciclabili,…). Così facendo si potrebbe creare un’area di aggregazione, peraltro fruibile anche da tutti i giovani non
universitari, che non procuri disagi nel centro storico e alle residenze dei cittadini, ma che resti, comunque, facilmente raggiungibile. Per far ciò è però necessaria l’attuazione di un progetto organico pienamente supportato dall’Amministrazione Comunale dall’Opera Universitaria e dell’Università. D’altra parte, in un’ottica di lungo periodo, anche il progetto della nuova biblioteca che dovrebbe essere costruita al posto dell’attuale piazzale san Severino potrà essere
un leva strategica per lo sviluppo sociale e culturale della città di Trento. Quel contesto non dovrà essere associato solo al prestito di libri, dovrà essere di più: un punto di riferimento, di ritrovo, di divertimento e di cultura per i giovani della città.

Se questi progetti conosceranno uno sviluppo coerente, sulla direttrice della nuova metropolitana di superficie sarà possibile realizzare spazi capaci di conciliare le esigenze di universitari e cittadini. Infatti lungo il tracciato si troveranno: stazione dei treni, facoltà cittadine” e biblioteca (fermata di via Verdi), residenze universitarie (fermate di san Giuseppe e San Bartolomeo), facoltà “di collina” (fermata di Mesiano). Tutto ciò non può che tradursi nella richiesta futura di garanzia che il progetto della metropolitana di superficie sia sviluppato in modo da permettere una mobilità efficiente e completa, che garantisca gli spostamenti anche in orari più tardi rispetto a quelli attualmente coperti dalle linee degli autobus. In tema di trasporti,
inoltre, riteniamo che il Polo universitario di Rovereto meriti un’attenzione particolare: i trasporti pubblici (su gomma o su rotaia) verso il capoluogo dovrebbero essere intensificati, soprattutto nelle ore serali, al fine di far sentire questi studenti effettivamente partecipi di una popolazione universitaria.

Rivolgendo, infine, l’attenzione a notizie rese pubbliche nelle ultime settimane si esprime apprezzamento per il nuovo accordo concluso tra Comune, Opera Universitaria e Mart circa la gestione degli spazi del Palazzo delle Albere durante il periodo estivo. Si ritiene che l’individuazione di questa zona per attività culturali e ricreative durante il periodo estivo, possa garantire agli studenti reali possibilità di ritrovo e divertimento senza incorrere in ostacoli, polemiche e divieti derivanti dalle proteste dei cittadini. Il Consiglio degli Studenti seguirà con attenzione lo sviluppo di queste nuove sinergie.

CONCLUSIONE
Nel sincero auspicio che le considerazioni svolte nel presente documento possano essere ascoltate e accolte nella loro dichiarata dinamica propositiva, il Consiglio degli Studenti ritiene doveroso rammentare che quelle sopra esposte non sono che una parte delle difficoltà strutturali con le quali lo studente universitario trentino è chiamato a misurarsi quotidianamente. Su tutte ricordiamo la faccenda degli affitti sempre più cari, ostacolo di non poco conto per la stragrande maggioranza dei giovani che provengono da fuori provincia e scelgono Trento come meta
universitaria. A queste ed altre urgenti problematiche ci pare che finora le istituzioni cittadine non abbiano dato che tiepidi cenni di interessamento, lasciando quasi sempre gli studenti interessati a loro stessi. Ci auguriamo quindi si possa presto instaurare un dialogo duraturo e fecondo anche su altri temi, in modo che possano trovare risposta tutte le numerose problematiche universitarie delle quali il Consiglio degli studenti, in tutte le sue componenti, è orgoglioso portavoce. Solo se si aprono le porte ad una collaborazione istituzionale svolta all’insegna del reciproco rispetto delle sensibilità può maturare concretamente la possibilità di rendere Trento interprete ideale di quel prezioso dialogo tra le generazioni di cui ciascuno di noi
avverte il bisogno.



Allegato 2

DOCUMENTO RECANTE ALCUNE PROPOSTE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA DIDATTICA E LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE ALL’INTERNO DELL’UNIVERSITÀ DI TRENTO

Di seguito vengono raccolte alcune proposte concrete per il miglioramento dell’offerta didattica in funzione delle diverse esigenze degli studenti e lo sviluppo delle eccellenze all’interno dell’Ateneo.
Prima di addentrarsi nelle trattazione di alcune proposte occorre, secondo i sottoscritti, discutere debitamente due premesse.
In primo luogo bisogna tenere presente che investire negli studenti con predisposizione all’eccellenza deve mirare ad avere una ricaduta, in termini di miglioramento per la qualità, per tutti gli studenti. Se da un lato è doveroso riconoscere le differenze fra studenti che “hanno oggettivamente richieste diverse”, dall’altro bisogna misurarsi con la mission dell’Università degli Studi di Trento che, come quella di tutti le università statali, è quella della formazione su ampia scala.
Inoltre va precisato che a livello di Ateneo vi sono già state diverse proposte che si sono occupate della materia; alcune di queste, sebbene precedute da lunghe discussioni, alla fine hanno riscosso scarso successo. Bisognerebbe pertanto che la politica di valorizzazione delle eccellenze fosse caratterizzata da interventi che offrano flessibilità e che vadano nella direzione della personalizzazione dei curricula academica, uno dei principi alla base della recente riforma degli ordinamenti.

Come riconoscere i beneficiari degli interventi?

Il primo problema che si potrà porre sarà quello relativo all’identificazione degli studenti beneficiari degli interventi in questione. Fra le tante opzioni quella che appare immediatamente inadeguata sarebbe quella emettere dei bandi a posti limitati con requisiti predeterminati. Occorre infatti che la valorizzazione di tali studenti vada di pari passo con le loro esigenze. In questo l’esperienza del dipartimento Transcrime potrebbe essere l’esempio-guida: gli studenti interessati alla ricerca contattano direttamente i docenti e vengono “internati” nella struttura, per periodi più o meno lunghi. Lo stesso potrebbe avvenire con i raggruppamenti scientifici se si individuassero docenti disponibili a valutare l’accesso degli studenti meritevoli.

Didattica

Una politica di valorizzazione delle eccellenze non può non passare da un potenziamento dell’offerta didattica. A tal proposito si posso individuare diversi provvedimenti che potrebbero essere adottati con ridotti costi in termini di risorse.

- Corsi in lingua e formazione linguistica professionalizzante: in un Ateneo che ha fatto dello spirito transnazionale l’asse portante dell’offerta di molti progetti educativi, non può non essere posta attenzione all’acquisizione di competenze nelle diverse lingue comunitarie. In tal senso dovrebbe essere potenziata l’offerta di corsi in lingua, che andrebbe ad indubbio vantaggio anche degli studenti stranieri in ingresso nel nostro Ateneo. Inoltre occorrerebbe puntare ad offrire agli studenti l’opportunità di conseguire prestigiosi riconoscimenti nelle lingue professionali a livello internazionale. Utile, a tal proposito, potrebbe essere anche l’introduzione di corsi di lingua a distanza che offrano la possibilità agli studenti di accedere con il proprio client;

- Scrittura: La formazione scientifica dello studente non può prescindere dal potenziamento della capacità di scrittura e divulgazione. In questo solco si colloca la politica adottata da alcuni atenei (specie quelli di ambito anglosassone) di assegnare periodicamente la scrittura di paper o di elaborati. Tale lavoro avrebbe il pregio di portare gli studenti ad acquisire le abilità richieste per un elaborato scientifico di qualità ben prima di approdare alla stesura della tesi finale. Inoltre le Facoltà potrebbero intervenire sistematicamente, facendo uso del fondo per le iniziative culturali studentesche, finanziando iniziative editoriali di carattere scientifico curate dagli studenti;

- Laboratori e seminari: è diffusa in tutte le facoltà una penuria di seminari collegati ai corsi, dovuta anche alla carenza di risorse umane all’interno delle Facoltà. La soluzione a questo problema sarebbe quella di affidare alcuni seminari a studenti con particolare predisposizione. Questo modello, adottato all’interno delle Research University, potrebbe trovare spazio anche nelle nostre facoltà grazie al recente “Regolamento per le forme di collaborazione degli studenti ad attività connesse ai servizi resi dall'Università” (D.R. n. 139/96) emendato nei mesi scorsi dal CdA. Questa proposta consentirebbe inoltre a questi studenti di misurarsi con responsabilità maggiori e nel contempo potrebbe favorire un virtuoso e diffuso effetto moltiplicatore.

Mobilità
Aumentare le possibilità di mobilità internazionale che superino le tradizionali borse comunitarie dovrebbe essere una delle priorità nel campo delle eccellenze. In particolare sarebbe utile offrire opportunità di mobilità breve (come ad esempio Summer section) così da consentire ad uno studente particolarmente meritevole di visitare più sedi universitarie. Inoltre occorrerebbe offrire opportunità di mobilità di gruppo in occasione di competizioni internazionali fra team studenteschi. A ciò si oppone però la tempistica richiesta per le abbreviazioni di carriera e il riconoscimento delle attività formative, non certo lusinghiera per il nostro Ateneo. A considerazione del fatto che l’Università di Trento è in lizza per l’attribuzione del prestigioso ECTS label, occorrerebbe prendere sin d’ora contatti con le Università insignite per favorire la nascita di un network.

Conoscenza e Abilità
Uno delle principali obiezioni mosse all’università Italiana è quella di limitarsi alla comunicazione di conoscenze, senza consegnare agli studenti anche le corrispondenti abilità. Lungi dal voler dibattere ulteriormente circa l’annosa diatriba in questa sede, occorre tenere presente il problema (non pochi infatti dichiarano di ritenere utile al fine della propria professione quanto appreso su banchi)[1] e offrire concrete soluzioni.

- Stage e intership: La possibilità di confrontarsi con le realtà lavorative e di impresa, rappresenta una delle modalità più semplici per garantire l’apprendimento della abilità. Il nostro Ateneo tramite l’Ufficio Rapporti con le Imprese raccoglie alcune offerte da parte prevalentemente di enti pubblici. Tale offerta appare insufficiente se si considera il fatto che la maggior parte degli studenti si procura personalmente il proprio interlocutore. A questo proposito varrebbe la pena di aprire per una giornata le porte alle imprese consentendo agli studenti di conoscere agilmente le varie realtà produttive anche in una prospettiva di job placement (quasi pressoché dimenticata dalle politiche di Ateneo);

- Simulazioni e risoluzione di casi pratici: Ambedue le metodologie didattiche hanno il pregio di offrire intra moenia la possibilità a studenti particolarmente motivati di iniziare ad utilizzare dinamicamente le proprie conoscenze. Queste metodologie potrebbero inoltre essere estese anche a gruppi più ampi di studenti se si creassero occasioni di interazione tramite la piattaforma informatica.

Riconoscimenti finali L’impegno degli studenti beneficiari di queste iniziative dovrebbe poi essere oggetto di riconoscimento da parte dell’Ateneo. Bisognerebbe inoltre identificare una sezione all’interno del futuro Diploma Supplement, così da assicurare la spendibilità e la certificazione delle conoscenze e competenze acquisite anche nel mondo del lavoro.

martedì 17 aprile 2007

Appelli Jus - Rettifica II

L'uomo propone e il Preside dispone:

gli appelli sono stati pubblicati oggi sul "nuovo" portale http://www.portale.unitn.it/giurisprudenza/.

In particolare il link dal quale scaricare il file .pdf è:
http://www.portale.unitn.it/giurisprudenza/hp_event.do?HP_Request=HP_Advertisements&advertId=58499&rootchannelId=-12395

lunedì 16 aprile 2007

Appelli Jus - Rettifica

Salve a tutte e tutti,

ho inserito questo post perchè mi sono arrivate parecchie segnalazioni in merito al post pubblicato il 4 aprile 2007: "Appelli! (calendarizzazione et altera)".

In effetti, con molta sicumera, avevo detto che gli appelli sarebbero stati pubblicati il 12. Quel giorno mi sono presentato in facoltà alle 9: un docente aveva spostato all'ultimo momento l'appello e c'era bisogno di coordinare l'appello di un'altra materia per evitare sovrapposizioni.
Il 13 mattina mi sono presentato in facoltà alle 9: il docente che doveva "coordinare" il proprio appello, non voleva farlo e ha preteso che l'intero calendario degli appelli fosse approvato dal CdF del 18 aprile. Mi auguro che si riesca a pubblicarli il 19.

Buon appetito e buona fortuna

giovedì 12 aprile 2007

Mi scuso e me ne dolgo

Non potrò aggiornare il blog nei prossimi giorni

per esigenze di studio/rappresentanza non avrò il tempo di aggiornare questo blog.

Vi comunico l'ordine del giorno e le date rispettive sedute di Consiglio degli Studenti, Consiglio di Amministrazione dell'Opera Universitaria e Consiglio di Facoltà. Per il resoconto di ciò che avviene in quella sede dovrete aspettare lunedì 23 aprile.

Consiglio degli Studenti del 11 aprile 2007
1. Approvazione verbale sedute precedenti.
2. Comunicazioni.
3. Intervento del Rettore sugli sviluppi futuri della didattica.
4. Documento sul rapporto universitari/città di Trento.
5. Varie ed eventuali.

CdA Opera Universitaria del 16 aprile 2007
1. Approvazione verbali
2. Comunicazioni del Presidente
3. Rendiconto Generale 2006
4. Residenza S. Bartolameo
4.1. variante progettuale n. 2
4.2. gara per gli arredi
5. Autorizzazione alla stipula del protocollo d'intesa I.V.A.L.S.A. E P.A.T.
6. Servizio di ristorazione: Presa d'atto dell'esito della gara
7. Art. 25 L.P. 9/91 Interventi urgenti per i servizi abitativi
(Parere)
8. Iniziative culturali: protocollo d'intesa Comune e MART
9. Servizio abitativo: provvedimenti
10. Varie ed eventuali

Consiglio di Facoltà del 18 aprile 2007
1. Comunicazioni del Preside.
2. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca,
Orientamento, Presidente Presidio ITGM, ERASMUS/SOCRATES.
3. Manifesto degli Studi 2007-2008.
4. Organizzazione didattica.
5. Provvedimenti studenti.
6. Varie ed eventuali.
7. Provvedimenti docenti e ricercatori.

In tutti i consigli ci sono state e ci saranno proposte da parte nostra.
Come dico sempre l'attività di rappresentante non può esaurirsi alla partecipazione ai "consigli".
Per questo oggi sono andato in facoltà alle 9 e ne sono uscito alle 10, sono andato all'Opera alle 10.05 e ne sono uscito alle 12. All'1.30 ho appuntamento con il Responsabile di Area dell'Avenance, alle 17 ho appuntamento con il Presidente dell'Opera (Prof. Zuelli). Domani alle 9 sono in facoltà per controllare che siano pubblicati sul sito gli appelli, dopo chissà...

Stanco e affamato vi saluto e abbraccio. A lunedì.

Novità in mensa - parte II

In un film di Ken Loach il sindacalista di un'impresa di pulizie affermava:

"non vogliamo solo il pane, ma anche le rose".

Con la nuova ditta che gestisce la mensa è arrivato il pane, per le rose bisogna ancora aspettare.

Come avevo già scritto in precedenza (Novità in mensa) la novità più importante introdotta con il bando di gara 2006 è il "pasto snack".
Purtroppo tale pasto non è del tutto attivo, nè adeguatamente pubblicizzato all'interno della mensa.

L'Opera Universitaria, in collaborazione con l'Avenance, ha distribuito nelle mense degli opuscoli dove sono riportati i vari possibili menù. Tali menù si basano su quanto disposto dal capitolato di gara, accettato dalla Avenance.

Purtroppo non si può avere tutto e subito. Primo problema: in Via Gar manca la linea del pasto snack (come vi sarete accorti la cassiera della mensa schiaccia dei pulsanti, ecco: mancava il pulsante "pasto snack"). Su mia segnalazione martedì 3 aprile è stata inserita la linea.
Secondo problema: mancano gli strumenti. Non si possono ancora avere i panini nè in Via Gar nè in Via XXIV Maggio, mentre sono già disponibili a Mesiano. Stesso discorso per piatto freddo e tagliere.

Oggi (giovedì 12 aprile) mi incontro con il Responsabile di Area della Avenance Italia S.p.A.

Gli chiederò di comunicare mediante cartelli o altro ciò che risulta dalla miniguida ma non è ancora disponibile per problemi tecnici.

Purtroppo non potrò aggiornare il blog nei prossimi giorni, vi farò sapere circa l'esito dell'incontro appena possibile.

Buon appetito.

p.s.
scusate gli errori ma vado di fretta...

mercoledì 4 aprile 2007

Esami in altre facoltà

Vi riporto una mail che ho spedito al Preside e che riguarda la possibilità di sostenere esami in altre facoltà.


Mittente: SCOLLO VALERIO
A: toniatti@jus.unitn.it
Cc: presidenza@jus.unitn.it, tramonte@jus.unitn.it
Visualizzazione per Oggetto: Riflessioni sulla didattica

Egregio Signor Preside,

Le scrivo per esporLe un pensiero maturato dopo due brevi conversazioni occorse questo pomeriggio: la prima con il Prof. Bellantuono, in presenza delProf. Pascuzzi, la seconda con la Dott.sa Tramonte.

Nella prima si discuteva, in via del tutto teorica, della possibilità di sotenere esami di diritto tenuti presso la facoltà di economia, con particolare riferimento ai corsi di "diritto dell'intermediazione finanziaria" (che potrebbe integrare il laboratorio di diritto bancario che terrà il Dott. Sartori nel prossimo a.a.) e di analisi economica del diritto (che potrebbe essere inserito nella lista dei complementari da scegliere per la specialistica se considerato Jus/02).

Nella seconda si è invece discusso del rapporto tra Facoltà e Dipartimento.

Da queste conversazioni, come dicevo, è maturato un pensiero: perchè non sfruttare il rapporto tra questi due importanti soggetti, Facoltà e Dipartimento, per migliorare la didattica, consentendo agli studenti di frequentare corsi tenuti in altre facoltà da docenti che lavorano anche per il Dipartimento? Chiaramente non tutti i corsi, ma solo quelli non attivati presso la nostra facoltà. Per es. "sociologia del diritto" e "analisi economica del diritto".

La possibilità di frequentare questi corsi esiste (anche se poco nota agli studenti), ma l'esame eventualmente superato potrebbe essere ricompreso tra i soli "crediti liberi", solitamente già "riempiti" con esami di lingua, ECDL e stage. Mi chiedo: perchè considerare credito libero un corso che rientra nella classe Jus/02 [Diritto privato comparato]?

Sono solo semplici riflessioni.

Con l'augurio di un felice soggiorno in Cina porgo Distinti Saluti.
Valerio Scollo

Appelli! (calendarizzazione et altera)

Questo, almeno nella prima parte, è un post a rapida obsolescenza. Nel senso che chi di voi lo leggerà prima del 12 aprile resterà profondamente sorpreso dalle notizie qui contenute. Chi lo leggerà dopo il 12 aprile dirà, "sè, e ce lo vieni a dire ora?"

Prima dell'ultimo CdF (21 marzo 2007) era arrivata una petizione, della quale ho già parlato nel post http://scollovalerio.blogspot.com/2007/03/consiglio-di-facolt-del-21-marzo-2007_21.html.

Per riassumere: quella petizione chiedeva tra l'altro una più adeguata calendarizzazione degli appelli, cioè evitare che gli appelli per materie dello stesso semestre dello stesso anno accademico fossero a pochi giorni l'una dall'altra.

Il Preside aveva dato la disponibilità a lavorare in tal senso. Dopo di chè è partito per la Cina (e torna il 18 aprile). Di organizzare gli appelli se n'è occupata la Segreteria di Facoltà. Sia io sia Diego Ammirabile, nelle ultime due settimane, ci siamo più volte affacciati all'ufficio della responsabile del procedimento per seguire l'operazione.
Risultato: per quasi tutti gli anni il ventaglio di appelli si è allargato. Era divertente osservare, infatti, come nonostante le ripetute richieste da parte nostra, gli appelli avessero originariamente per baricentro il 12 giugno e il 12 luglio (primo appello: abbastanza tempo per la preparazione da parte degli studenti; secondo appello: gli esami finiscono in data utile per sfruttare al meglio la pausa estiva). In questo modo si arrivava ad avere due date per tre appelli.

In molti anni questa situazione è stata evitata grazie al costante, e poco gratificante per via degli insulti da parte dei professori, lavoro della Segreteria di Facoltà, ed alla sorveglianza da parte di noi studenti.

Unico neo: il primo anno del percorso europeo e transnazionale. La concentrazione è eccessiva, siamo andati da tutti i docenti, ma, vuoi per impegni improcrastinabili da parte dei docenti, vuoi per l'espressa richiesta degli stessi studenti del corso (che giustamente volevano l'esame di istituzioni di diritto privato il più lontano possibile dalla fine delle lezioni), questo è il risultato migliore che si è riuscito ad ottenere.

Ma questo quale? Il risultato ce l'ho sotto mano ma non posso mostrarvelo. La Segreteria di Facoltà me lo vieta, ma questa si è presa l'impegno solenne di pubblicarlo sul portale della facoltà il 12 aprile 2007.

Questa volta, per il primo anno, gli esami saranno pubblicati tutti, in un'unica videata, su fogli excel. Forse riusciremo ad avere anche le date di settembre.
Ma come? Non bisogna cercare ogni singolo esame su esse3, o chiederlo al professore a lezione?
NO! Saranno tutti pubblicati sul portale.

Chi legge sa benissimo, e se non lo sa dovrebbe saperlo, che questa è un blog di parte. E' un blog partigiano. Chi scrive è rappresentante eletto con la lista Charta'91 e ha a cuore che Charta'91 continui il percorso avviato nel lontano 1991, tra alti e bassi, di proteggere i diritti degli studenti (da qui il lucchetto che chiude il pennino) e di rappresentare le voci e gli interessi degli studenti nei vari organi dell'ateneo.

Bisogna però dire che a Giurisprudenza, dalle elezioni di novembre 2006, la collaborazione tra rappresentanti eletti in liste diverse è una felice realtà.

Per questa battaglia per una migliore calendarizzazione degli appelli abbiamo lavorato Diego Ammirabile, Alice Cannone (eletta con List One), Carlotta Giordani (eletta con VastaGamma) ed io (Valerio Scollo).
Alice si è distinta ieri (martedì 3 aprile) per avere con me e Diego affrontato uno dei professori del primo e secondo anno percorso europeo e transnazionale.

Molti di voi si diranno, e giustamente mi diranno, ma chi se ne frega della calendarizzazione degli appelli, noi vogliamo tre appelli!!!
Ma a quello scelerato pactum diaboli che fu siglato nel maggio 2005, quando cioè il Preside propose il passaggio da tre a due appelli, e alcuni degli allora rappresentanti acconsentirono, mentre altri dissero un sonoro no!, fu posta una data di scadenza. La sperimentazione dei due appelli sarebbe durata due anni, terminati i quali si sarebbe deciso se tornare a tre appelli o restare con due.

L'ultimo semestre di sperimentazione è questo.
Da quando siamo stati eletti abbiamo cercato di dimostrare la nocività dei due appelli, e cercato di recedere dal patto quantomeno per questo semestre. Non siamo riusciti in questo secondo intento: come vedrete il 12 aprile ci sono due appelli.
Ma crediamo di essere riusciti a dimostrare la nocività dei due appelli:
- Diego ha dimostrato in comitato paritetico che è calata la produttività: nocività per gli studenti. (si veda il blog ammirabilediego.blogspot.com).
- Abbiamo fatto impazzire la Segreteria di Facoltà e i singoli professori per fissare degli appelli non sovrapposti: nocività per i docenti e per il personale amministrativo.
Se le nostre argomentazioni sono valide lo vedremo a maggio 2007.

buonanotte e buona fortuna
e buona Pasqua