Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

giovedì 15 maggio 2008

Dimissioni dal Consiglio degli Studenti!

Come saprete non ho mai amato il Consiglio degli Studenti. Basta leggere uno qualsiasi dei post su tale organo per capirlo.

Da ora in avanti non avrò più il peso di presentarmi lì!

A seguito della Riforma Cerea sulla tassazione progressiva (della quale avevo parlato in un vecchio post, ma che vi invito a seguire sui giornali di venerdì 16 maggio), io e altri colleghi (Andrea La Malfa, Samuel Beiene Tadesse) abbiamo deciso di presentare le dimissioni.

Le ragioni le trovate nella lettera che riporto di seguito. E' stata scritta nel pomeriggio di oggi giovedì 15 maggio in tempi molto stretti. Vi prego di perdonarmi se trovate errori, non è soltanto colpa mia.

A presto (si nun me magnano prima)...


Lettera di dimissioni:
Al Magnifico Rettore, Prof. Davide Bassi

Per conoscenza:
Al Presidente del Consiglio degli Studenti, Lorenzo Fellin
Ai componenti del Consiglio degli Studenti



Le scriviamo per esprimerLe il nostro profondo disagio nell'analizzare gli ultimi fatti accaduti in Università in merito alla proposta Cerea e al ruolo del Consiglio degli Studenti.

La proposta fu presentata in Consiglio degli Studenti dal prof. Cerea. Il Consiglio degli Studenti avrebbe dovuto dare un parere in merito, ma a causa delle assenze dei componenti di due liste (ListOne e Miau) non è stato possibile formulare un parere collegiale. Il Consiglio di Presidenza ha quindi presentato il suo parere. Oggi osserviamo come la proposta sia sostanzialmente cambiata in alcuni aspetti cruciali nell’assenza pressoché totale di critiche da parte di coloro che dovrebbero rappresentare gli studenti in Consiglio di Amministrazione (per una strana coincidenza sono gli stessi del Consiglio di Presidenza del CdS).

Oltre ciò osserviamo quanto segue:
Uno dei punti cardini della Proposta Cerea era quello che il 60% dei criteri di merito fossero stabiliti ex-ante dalle facoltà, assumendo a riferimento alcuni elementi stabiliti da Comitati con una forte componente studentesca. Nella proposta, tali criteri “per la determinazione del premio finale sono noti ex-ante al momento della sottoscrizione del contratto formativo” (p. 7). Dovrebbero quindi essere definiti nei primi giorni di Giugno. Siamo al 15 maggio, e questi comitati di facoltà per la determinazione dei criteri, non sono ancora comparsi. A questo punto, sarà facile, che tali decisioni vengano prese a livello centrale, in commissioni che vedono la presenza dei rappresentanti degli organi centrali. Eppure una delle condizioni per cui il C.d.S. dava il proprio assenso, era la creazione di questi Comitati. Come rappresentati del Consiglio degli Studenti non riteniamo corretto demandare alla Presidenza il nostro compito nel formulare pareri: come rappresentanti di Facoltà non accetteremo che tali criteri vengano stabiliti in Commissioni centrali. Non è nostra intenzione prendere parte ad uno svuotamento, di fatto, delle prerogative del Consiglio degli Studenti e dei suoi, già limitati, poteri cedendoli a componenti che non siano in grado di far presenti le esigenze delle singole facoltà.

Altra modifica comparsa, e che non condividiamo rispetto alla prima proposta Cerea, riguarda l'abbassamento delle tasse per le fasce di reddito dai 55000 € in su. Se si pensa di aver trovato risorse tali per cui è possibile diminuire le tasse, queste devono andare a favore delle fasce più basse. Anche perché in questa proposta le fasce più alte pagano proporzionalmente meno di quelle più basse. La fascia di 65000 € pagherebbe infatti una tassa di 1860 € (che corrisponde al 2,861% del suo reddito): la fascia di 35000 € pagherebbe 1080 € (il 3,085% del proprio reddito). Com'è possibile che chi sta meglio paghi proporzionalmente meno di chi sta peggio? Dov'è finita la progressività della tassazione?

Ad oggi, uno studente che il prossimo anno si iscriverà all'Università di Trento non saprà ne' sulla base di cosa verrà stabilito il suo merito, ne' quanto sarà il suo premio (visto che ancora non sappiamo se dall'extragettito ricavante bisognerà togliere l'8,5% di IRAP). Ci sono ancora troppe cose non chiare e crediamo non sia possibile chiedere agli studenti un'adesione ad un progetto non ancora completamente definito: per queste ragioni, riteniamo un grave errore attivare dall'anno accademico 2008/09 questo sistema di tassazione progressiva.

Sussistono da parte nostra profondi dubbi circa il coordinamento di questa proposta con gli interventi sul diritto allo studio messi in atto dall’Opera Universitaria. La tassazione progressiva aveva tra gli obiettivi quello di rendere meno evidente il divario tra chi percipiva una borsa di studio o era esonerato dalle tasse e chi invece, anche per poco, si trovava a dover pagare integralmente le tasse universitarie. Nell’ultima versione della riforma Cerea è previsto soltanto l’esonero per coloro che percepiscono la borsa di studio. Il divario è quindi profondamente aumentato in quanto, chi percepisce una borsa di studio prenderà 2350 € (se fuori sede), chi si troverà anche per un solo euro sopra i parametri dell’Opera Universitaria dovrà anticipare 1290 € l’anno.
Non contestiamo lo spirito della riforma, ma i tempi ed i modi con i quali è stata approvata. Non è stato possibile valutare ex ante le principali problematicità che questa attualmente comporta.

Per le presenti ragioni Le comunichiamo la nostra decisione di rimettere il nostro mandato dal Consiglio degli Studenti.

In fede

Andrea La Malfa (rappr. Sociologia)
Valerio Scollo (rappr. Giurisprudenza)
Samuel Tadesse (Senato Accademico)

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