Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

mercoledì 16 luglio 2008

Consiglio di Facoltà del 16 luglio 2008

Io, voglio una vita tranquilla la la la...

I titoli che non leggerete domani sui giornali:
Giurisprudenza ha scoperto il nuovo sistema di incentivi al merito. E non gli è piaciuto.

Ordine del giorno
1. Comunicazioni del Preside.
2. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca, Orientamento, Presidente Presidio ITGM, ERASMUS/SOCRATES.
3. Organizzazione didattica (con particolare riguardo alla contribuzione studentesca dell’Università degli Studi di Trento).
4. Provvedimenti studenti.
5. Varie ed eventuali.
6. Provvedimenti docenti e ricercatori.


1. Comunicazioni del Preside.
Niente di importante, su, andiamo al punto 3.

2. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca, Orientamento, Presidente Presidio ITGM, ERASMUS/SOCRATES.
Ancora...

3. Organizzazione didattica (con particolare riguardo alla contribuzione studentesca dell’Università degli Studi di Trento).
AAAHHHH! Adesso sì che si ragiona.

Il Consiglio di Facoltà di oggi, 16 luglio 2008, avrebbe dovuto tenersi mercoledì scorso, subito dopo le lauree. Ieri, martedì 15 luglio, si è tenuto il Senato Accademico nel quale sono stati "ratificati" i parametri di merito predisposti dalla paritetica di Ateneo. Cioè i parametri di merito voluti da Cerea per la sua Riforma.
Il Preside era convinto che i parametri di merito avrebbero dovuto essere stabiliti dalla Facoltà. Immaginatevi la sorpresa quando ieri arriva in Senato Accademico e scopre che nell'ultima versione alla Facoltà non resta da stabilire un bel nulla... (NB: alla Facoltà restava ben poco già diversi mesi fa, ma questo il Preside non lo sapeva)

Dopo ore di trattative in Senato Accademico, il Preside è riuscito a ottenere una nuova suddivisione dei punti di merito. Non ho il documento aggiornato (ultima versione 9.0). La versione che ho io è quella che ci è stata inviata lunedì per il Consiglio di Facoltà, cioè quella antecedente alla modifica del Senato.
Eccola qui.
Immaginate che in quel documento, da qualche parte, ci sono i 10 punti (su 120) che saranno stabiliti dalla Facoltà.

Ma come saranno dati questi punti? La discussione di oggi avrebbe dovuto vertere solo su questo.

Premessa: la Facoltà di Giurisprudenza non era stata mai contattata dall'Ateneo. Mai un parere richiesto, mai un chiarimento dato. Come si fa a parlare di un aspetto minimo, marginale della Riforma, quando si è stati scavalcati sul resto?

La discussione si aperta con l'attacco frontale al Preside da parte di un ordinario. Perché aveva espresso voto favorevole alla Riforma in Senato Accademico, perché non aveva mai convocato un Consiglio di Facoltà per discuterne, perché aveva permesso che la Facoltà fosse privata del diritto di decidere sul futuro della didattica.

Sono seguiti altri interventi nei quali questa Riforma è stata smontata pezzo a pezzo da parte dei docenti.
L'approvazione della Riforma Cerea è cosa meravigliosa: nessuno la vuole, quantomeno a partire da quest'anno. Tutti (o quasi) l'hanno votata, a partire da quest'anno.

Si è rinviata l'approvazione dei parametri per l'attribuzione di quei 10 punti di merito (su 120) a settembre, perché a nessuno dei presenti piacevano quelli proposti dalla Presidenza.

Il mio intervento? Eccolo:
"Il Preside non ha tutte le colpe. Neanche il Rettore conosceva l'effettiva portata di questa Riforma, nè i "bug" che portava. Il disegno generale è stato possibile vederlo solo alla fine. L'approvazione si è realizzata per piccoli passi, ognuno necessario per migliorare la situazione precedente. Ma ognuno conduceva alla Riforma Cerea."
Il gelo.

L'idea che mi sono fatto è la seguente:
I docenti che in prima battuta hanno approvato questa riforma (tra gli altri il Preside di Giurisprudenza e il Rettore) appartengono a una generazione che ha lottato per il diritto a studiare e a riscattarsi socialmente attraverso l'Università. E' una generazione che pensava di aprire l'Università a tutti, consentendo a tutti di studiarvi e di riscattarsi socialmente. L'università che vedono adesso è diversa. Vi arrivano tutti, non si ama lo studio, si accolgono le nozioni passivamente . Condividevano il desiderio di dare una scossa al sistema. La Riforma Cerea ha appagato questo loro desiderio.
Adesso gli studenti saranno "incentivati" a essere attivi, svegli, contenti e produttivi.

Io adoro l'analisi economica del diritto. Ma mi rendo conto quali sono i limiti di un sistema che vuole far "amare lo studio", pagandolo.
Alla presentazione della ricerca "I costi di mantenimento degli Studenti dell'Università di Trento" dissi che è importante la responsabilizzazione degli studenti, ma c'è una soglia superata la quale questa diventa "mercificazione dello studio".

La mercificazione operata dalla Riforma Cerea la sogllia non la vede neanche per quanto l'ha superata. L'Ateneo paga chi si comporta in un certo modo. L'Ateneo ha stabilito che quel modo è giusto. Amen.


4. Provvedimenti studenti.
Ancora che leggete? Basta, è finito.

5. Varie ed eventuali.
In effetti una cosa c'è. Dal prossimo anno sarà presente nella guida dello studente un riquadro con la spiegazione di come si calcola la media ponderata.

6. Provvedimenti docenti e ricercatori.
Non siamo ammessi alla discussione.


Jus quia justum o justum quia jus?
Con questa domanda impegnativa si conclude l'ultimo racconto dell'ultimo Consiglio di Facoltà prima delle vacanze estive. Have fun!

se serve: valerio.scollo@studenti.unitn.it

2 commenti:

Unknown ha detto...

Verranno penalizzati gli studenti-lavoratori che ancora vivono con i genitori, o gli studenti che per le vacanze firmano un contratto a tempo determinato?
Paolo M.

Valerio ha detto...

Ciao Paolo,
poni l'accento su un problema che già si verificava con l'Opera.

Il sistema dell'ICEF prevede la somma di tutti i redditi prodotti nel nucleo familiare. Lo studente lavoratore e lo studente che lavora durante l'estate, non in nero, devono sommare i redditi prodotti a quelli della propria famiglia.

L'Opera aveva introdotto una soglia di tolleranza nelle variazioni ICEF che davano la possibilità allo studente di confermare comunque la propria condizione economica, nonostante l'aumento di reddito. Non so che cosa deciderà di fare l'Ateneo. La questione si porrà l'anno prossimo.

Grazie del commento.
Valerio