Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

mercoledì 21 marzo 2007

Consiglio di Facoltà del 21 marzo 2007

Salve a tutte e a tutti,

questo è il primo CdF che commento su questo blog. Sono dunque necessarie delle precisazioni.
- Le riunioni del CdF capitano circa una volta al mese. L'ultima era stata il 14 febbraio 2007.
- Le riunioni durano circa due ore.
- Le riunioni si tengono nella Sala Conferenze. Il fatto che si tengano in un'aula aiuta a comprendere come vi siano dei limiti al principio di parità e pari dignità dei componenti.
Alla cattedra stanno il Preside, il Segretario verbalizzante (di solito la Prof.sa Marchetti, oggi la Prof.sa Scarponi). Al computer la dott.sa Tramonte.
I professori, i ricercatori e i rappresentanti degli studenti stanno seduti. Questo vuol dire che ci si deve rivolgere al Preside per chiedere qualcosa ai professori.
- L'ordine del giorno è più o meno lo stesso da tre anni. I punti sono molto ampli e vaghi.

Ma si dia inizio alle danze:

ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Preside.
2. Comunicazioni dei Rappresentanti presso il Consiglio di Biblioteca,Orientamento, Presidente Presidio ITGM, ERASMUS/SOCRATES.
3. Funzionalità della nuova sede.
4. Manifesto degli Studi 2007-2008
5. Organizzazione didattica.
6. Provvedimenti studenti.
7. Varie ed eventuali.
8. Provvedimenti docenti e ricercatori

1. Non ne sono sicuro, ma credo che sia stato a questo punto che il Preside ha comunicato di un progetto di scambio con l'Università di Haifa, in Israele. Il progetto dovrebbe prevedere la possibilità di far partire e far arrivare studenti, dottorandi e docenti.

2. non si è detto nulla.

3. Funzionalità della nuova sede:
Il Preside ha reso note al consiglio le problematiche relative alla nuova sede (aule in primis). Ha poi esortato i docenti a comunicare ogni disagio. In questo periodo, infatti, l'impresa che ha gestito i lavori della nuova ala sta ancora lavorando per la facoltà, quindi è più facile risolvere adesso che non dopo eventuali problemi.
A proposito dei disagi della nuova sede il Preside ha comunicato anche che è stata fatta una petizione, firmata da 303 studenti, con la quale gli si chiedeva di risolvere il problema delle aule. Il problema delle aule è stato risolto (si vedano Problemi vari a Jus e Problemi a Jus - parte II).
La petizione chiedeva anche altro, di questo se ne sarebbe parlato al punto 5

Attenzione! L'invito che il Preside ha rivolto ai professori lo giro a Voi che leggete: LAMENTATEVI! se c'è qualcosa che non va nella nuova e nella vecchia sede scrivete a toniatti@jus.unitn.it, presidenza@jus.unitn.it, giacomelli@jus.unitn.it, valerio.scollo@studenti.unitn.it, diego.ammirabile@studenti.unitn.it.

4. Hic sunt leones. In questo punto si è parlato dei complementari, dei laboratori applicativi e dei corsi liberi che saranno attivati nell'a.a. 2007/08. In totale i complementari saranno 67, i laboratori 39, i corsi liberi 2.
Novità significative: il complementare su diritto bancario diventerà laboratorio applicativo.
Ci sarà un nuovo complementare tenuto dal Prof. Sommaggio su "metodologia e retorica forense".

Su questo punto non si è deliberato. Il che vuol dire che non c'è ancora nulla di definitivo. Dovranno inviarci questo manifesto e al prossimo consiglio si approverà definitivamente. Vi terrò aggiornati prima del prossimo consiglio.

In questo punto dell'odg si è parlato anche di numero programmato. Le matricole di quest'anno hanno infatti dovuto sostenere un test d'ingresso per accedere al corso. Il numero programmato era di 500, ci sono state 660 preiscrizioni, ma si sono presentate al test solo 453 persone. Quindi tutti coloro che si sono presentati al test sono stati ammessi alla facoltà. Il test costa sui 6mila-8mila euro (non ci hanno saputo dare le cifre esatte). E' brutto. C'è stato un acceso dibattito sull'opportunità di prevedere il test anche quest'anno, al termine del quale si è andati a votazione. Ci sono stati 6 voti contrari, 4 astenuti, e gli altri (la maggioranza, non ho segnato il numero esatto) favorevoli.
Io mi sono astenuto. Sono tendenzialmente contrario al numero chiuso. Secondo me tutti dovrebbero poter accedere alla facoltà, la selezione andrebbe fatta durante il percorso formativo. Purtroppo però ci sono delle esigenze logistiche: negli ultimi anni al primo anno si iscrivevano 700 persone, i corsi erano impossibili da seguire. Al secondo anno restavano solo 400 studenti perchè gli altri si erano ritirati. Questo comportava enormi disagi per professori e studenti al primo anno, e costi inutili per la facoltà.
500 persone, per me, è un buon compromesso tra numero chiuso e numero aperto.
Il problema è il test. Perchè farlo anche se si presentano 453 persone? Perchè fare proprio quel test, che non c'entra nulla con ciò che si andrà a studiare?
Per questo mi sono astenuto.

5. A questo punto il Preside mi ha dato la parola e ho esposto la petizione.
Ciò che si è richiesto è una più adeguata calendarizzazione degli appelli. Non si possono avere esami fondamentali dello stesso anno e dello stesso semestre a pochi gioni di distanza l'uno dall'altro (esempio fittizio: laurea magistrale percorso europeo e transnazionale II anno ==> diritto penale il 12 giugno e storia del diritto italiano 15 giugno). Soprattutto in un sistema a due appelli.
Questa situazione è stata fortemente vissuta nel I semestre di questo anno accademico.
Il Preside ha detto che evitare questo accavallamento degli esami sarà una priorità della Presidenza. Entro martedì 27 marzo verranno fornite a noi rappresentanti le date provvisorie degli appelli per gli esami fondamentali, a che si possa controllare che non ci siano accavallamenti di questo genere.

Qualcuno potrà chiedersi: ma perchè bisogna aspettare una settimana per avere una griglia con le date di circa 40 appelli?Misteri degli uffici di Presidenza...

Ho fatto presente al Preside e ai professori che una settimana è forse un pò troppo.

flashback: il giorno prima a pranzo ci siamo incontrati quattro rappresentanti e abbiamo convenuto sull'opportunità di fare noi da mediatori tra professori. Questo perchè in facoltà, come in molti altri uffici pubblici, c'è la tendenza a ragionare in burocratichese: "inviami le date" (una settimana dopo) "le date non vanno bene" (una settimana dopo) "ancora non mi hai inviato le date" (una settimana dopo) etc. etc.

Nel presentare la petizione ho proposto al Preside di fare noi rappresentanti da mediatori tra professori. Ma il Preside preferisce che se ne occupino gli uffici...

Martedì quindi andremo in Presidenza a controllare le date degli appelli. Riferirò quanto accaduto in quei luoghi.

6. Approvazione esami sostenuti da studenti Erasmus outgoing.

7. non si è detto nulla.
8. i rappresentanti degli studenti non possono assistere al consiglio quando si prendono provvedimenti sui docenti e sui ricercatori.

buona notte e buona fortuna.

Errata Corrige - Problemi a Jus parte II

Nel blog "Problemi a Jus - parte II" avevo scritto che le lavagne sarebbero arrivate il 16 marzo 2007. In realtà sono arrivate solo le lavagne per le aule 1 e 2. Di queste una era difettosa ed è stata rispedita alla ditta.

Data di arrivo per le altre lavagne dovrebbe essere il 10 aprile. Più o meno la stessa data è prevista per gli appendiabiti.

La richiesta per l'acquisto di queste attrezzature è stata avanzata dagli uffici di Presidenza il 29 gennaio. Il 9 marzo la Divisione Acquisti dell'Università ha effettuato gli ordinativi. Le due lavagne per le aule 1 e 2 erano già nei magazzini della ditta, le altre sono in fase di produzione.

giovedì 15 marzo 2007

Novità in mensa

Dal 1 aprile alla Markas, che attualmente gestisce le mense universitarie, subentrerà la Avenance, multinazionale francese con sede amministrativa a Milano.

La novità più significativa per gli studenti sarà l'introduzione del pasto snack a 2,20 euro.

Si passa quindi da un sistema a due (pasto intero 4 euro, pasto ridotto 3,50 euro) a un sistema a tre che include il pasto snack a 2,20 euro.

Promotore di questa innovazione è Omar Appoloni, rappresentante eletto con Lista Libera alle elezioni del 2004 (Lista Libera tra l'altro scomparve dopo quelle elezioni), attuale Vicepresidente del CdA dell'Opera e componente per la rappresentanza studentesca della commissione mensa.

Il pasto snack potrà essere modulato in diverse modalità: panino e contorno, panino e dessert, primo e contorno, primo e dessert, etc.

L'idea è quella di ridurre i costi e i tempi d'attesa della pausa pranzo.

Gruppi di lavoro S. Bartolameo

"S. Bartolameo" è un complesso residenziale in fase di costruzione nella zona di S. Bartolameo, sopra Viale Verona, che ospiterà 800 studenti a partire da settembre 2007-gennaio 2008.

A partire da fine gennaio 2007 sono stati avviati tre gruppi di lavoro che trattano determinati argomenti relativi a S. Bartolameo. I gruppi sono:
- tariffe;
- regolamento abitativo;
- rappresentanza e forme di partecipazione studentesca.
Questi gruppi sono formati da dipendenti dell'Opera Universitaria, da me e da Omar Appoloni (rappresentante degli studenti, fino a giugno vicepresidente del CdA dell'Opera Universitaria).
Io mi sono occupato del regolamento abitativo. Omar della rappresentanza e forme di partecipazione studentesca.

Domanda: ma non sono quattro i rappresentanti degli studenti presso il CdA dell'Opera? Perchè solo in due vi occupate di S. Bartolameo? Gli altri che fanno?
Risposta: gli altri due ballano la Paranza...

Ma tornando a noi.
Ognuno di questi gruppi doveva preparare un progetto e poi presentarlo in apposite riunioni nelle quali c'erano tutti coloro che avevano partecipato ad un gruppo: dipendenti dell'Opera, io ed Omar.
In queste riunioni si dovrebbero condividere competenze ed esperienze, per poi giungere a dei progetti definitivi da presentare al CdA dell'Opera (il quale, come al solito si limiterà ad approvare il prodotto preconfezionato).

Purtroppo vige una sorta di segreto istruttorio su quello che avviene in queste riunioni. Non posso pubblicare i progetti in fase di costruzione, perchè non ancora ufficiali. Non posso riportare le affermazioni di componenti dei gruppi, perchè altrimenti violerei un patto di fiducia stipulato tra me e loro: non siamo liberi di parlare in questi gruppi, se poi arriva qualcuno e riporta quanto detto ai giornali o lo pubblica su un blog.

Cercherò di raccontare quanto è finora successo, senza violare questo vincolo.

Il gruppo di lavoro del quale faccio parte si è incontrato la prima volta a fine gennaio. L'obbiettivo era quello di produrre delle “norme per la fruizione della Residenza universitaria S. Bartolameo”.
Per farlo siamo partiti dal regolamento che già esisteva traendo ispirazione anche dai regolamenti delle altre residenze universitarie, sparse per il paese.
I punti sui quali si è discusso maggiormente sono stati:
1. il certificato dell'ufficiale sanitario che attesti l'idoneità alla vita in comunità;
2. l'inviolabilità del domicilio;
3. la possibilità di ospitare persone.

1. E' un certificato che viene richiesto a coloro che desiderano prendere alloggio presso l'Opera Universitaria. Dovrebbe servire ad individuare casi di tubercolosi, malaria, lebbra ed altre comuni malattie dei nostri giorni. Viene richiesto sulla base di una legge del '29. In nessuna residenza privata è richiesto questo certificato, nè è richiesto in molte residenze pubbliche (Milano, Pavia, Urbino)...
Il certificato costa 60 euro e lo si ottiene dopo una settimana. In teoria, lo studente idoneo al posto alloggio, non potrebbe ricevere le chiavi se prima non ha consegnato questo certificato.
In realtà in molti arrivano all'Opera dimenticandosi di questo vetusto certificato e ottengono comunque le chiavi, con la promessa di consegnarlo appena possibile. Per alcuni vuol dire dopo qualche giorno, per altri vuol dire mai...
La proposta avanzata è di sostituire questo certificato con un'autocertificazione o, al massimo, con un certificato del medico di base.
Da notare che in 15 anni di attività dell'Opera Universitaria è stato rilevato un solo caso di tubercolosi (su circa 8000 alloggiati). Questo caso non è stato rilevato all'inizio, grazie al certificato, ma mentre lo studente era allogiato, perchè ha fatto delle analisi...
E' stata fatta domanda al Sistema Sanitario Provinciale sulla necessità del certificato e si attende risposta. Chiaro che se il SSP pretende che l'Opera lo richieda, l'Opera dovrà continuare a richiederlo.

2. Quando ancora alloggiavo in un appartamento dell'Opera Universitaria mi capitò un episodio piuttosto singolare: mi trovavo sotto la doccia e sento suonare il campanello. Ero solo in casa, capisco che devo essere io ad aprire. Chiudo l'acqua, mi allaccio l'accappatoio, esco dal bagno e mi trovo davanti due uomini con delle buste in mano. Erano dei dipendenti dell'Opera che dovevano consegnare a me e agli altri coinquilini una comunicazione. Visto che non aprivo la porta l'hanno aperta loro e sono entrati.
Memore di quell'episodio ho cercato di modificare il regolamento precedente, che consentiva questo comportamento da parte del personale Opera. Nella bozza di regolamento l'accesso da parte del personale agli appartamenti occupati da studenti è opportunamente regolamentato. Le nuove norme prevedono: l'accesso previo preavviso di almeno due giorni, salvo casi di necessità ed urgenza (esempi: va a fuoco il locale, dalla stanza arriva una puzza nauseabonda).

Mi è stata posta questa domanda: e se abbiamo il sospetto che in quella stanza si spaccia droga?
Ho risposto: non siamo l'Autorità di Pubblica Sicurezza, e comunque anche per loro è necessario un mandato del giudice, o il consenso dell'inquilino, per accedere al domicilio.

Articolo 14 della Costituzione:
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.

3. Tutti i fuorisede che studiano a Trento hanno ospitato qualcuno nella loro carriera: l'amico/a, la ragazza/il ragazzo, il parente...
A questa regola non scappano coloro che alloggiano presso le strutture dell'Opera Universitaria, nonostante il regolamento preveda l'assoluto divieto di ospitare qualcuno durante la notte. Tra le sanzioni previste c'è anche la revoca del posto alloggio.
A Rotterdam, nell'alloggio dove stavo durante l'Erasmus, c'era la possibilità di ospitare gratuitamente chiunque, nella propria stanza, per un massimo di tre giorni al mese, previa comunicazione all'ufficio alloggi.
Ho cercato di far inserire questa norma. Purtroppo non è stato possibile perchè, dicono, si correrebbe il rischio di una chiamata in causa dell'Opera per eventuali danni arrecati dall'ospite. O addirittura per danni subiti dall'ospite, visto che le stanze non sono "a norma" per ospitare più di una persona.
Soluzione di compromesso: se ci sono stanze disponibili è prevista una foresteria a prezzi modici per visite temporanee e giustificate. Esempio: Parenti e amici per la laurea.

Domanda: e io che vengo dalla Calabria torno a casa 4 volte l'anno e ho la ragazza/il ragazzo lì ma ogni tanto viene a farmi visita? Dobbiamo forse andare in ostello?
Risposta (poco ufficiale): non è difficile ospitare qualcuno per periodi brevi. Occhio a non farti beccare!


Gli altri gruppi di lavoro:
- Tariffe:
hic sunt dolores! = cà sunnu i mazzati! = qui arrivano i dolori.
Questo è il punto più dolente e nel quale si sta facendo maggiore battaglia sindacale. Non posso anticipare nulla. Dico solo che quello che ho sentito in questi giorni mi ha fatto più volte accaponare la pelle. E dico solo che sono arrivate delle proposte mostruose. E dico solo che se continuano a farle scoppio a urlare (mercoledì 14 ero veramente vicino al farlo).

- Partecipazione studentesca:
Anche qui non posso sbottonarmi troppo. Quello che posso dire è l'impostazione di fondo, la ratio di questo gruppo di lavoro.
Ci saranno 800 studenti che vivranno di 5 blocchi da circa 150 posti letto. Gestirli con il solo personale dell'Opera e della portineria non è pensabile. Quindi si sta pensando ad un modo di coinvolgere gli studenti nell'organizzazione delle attività e nella gestione dell'ente.
Martedì 12, il giorno prima della riunione di tutti i gruppi, è arrivata una bozza di regolamento redatta dal gruppo di lavoro per la rappresentanza e le partecipazioni studenti.
Ho preso visione della bozza alle 23.30. Alle 2 ho rispedito ai partecipanti della riunione che si sarebbe tenuta il giorno dopo alle 10.30 la bozza ampiamente riveduta e corretta + spiegazione delle modifiche apportate.
Il giorno sveglia alle 7 e mezza... Alla riunione avevo due occhiaie lunghe come un lenzuolo di Bersani. Ma la bozza è piaciuta.
Vi renderò edotti appena mi sarà concesso.

Fletto i muscoli e sono nel vuoto

Problemi a Jus - parte II

Si sono in parte ridotti i problemi risolvibili della nuova ala di Jus.

Le temperature sono state abbassate, le lavagne dovrebbero arrivare entro venerdì 16 marzo, gli appendini prima di aprile...

La lezione del giovedì di diritto civile è stata spostata dalle aule 6-7 (inadeguate) all'aula B (adeguata).
Questo è stato possibile perchè lunedì 12 marzo, nella pausa delle 12 è stato adottato un approccio "problem solving":
Sono andato in portineria dove hanno un elenco (non ufficiale) dei corsi e delle aule occupate. Controllando con il personale ci siamo accorti che l'aula 1 era libera fino al 2 di aprile e che poi sarebbe stata occupata per "diritto angloamericano". Sono tornato dal Prof. Pascuzzi riferendogli quanto appreso durante la pausa. Dopo lezione siamo andati insieme in portineria a controllare l'effettiva disponibilità dell'aula 1. Il Prof. Pascuzzi si è quindi impegnato ad andare il giorno dopo dalla Signora Ronz per modificare l'assegnazione delle aule.
E' stata scelta l'aula B perchè più capiente dell'aula 1. In questo modo non sarà necessaria la videoconferenza.

Sul tema dei problemi della nuova struttura è uscito anche un articolo su l'Adige del lunedì. Il lunedì, per chi non lo sapesse, è il giorno in cui l'Adige dedica un'intera pagina all'Università degli Studi di Trento.
Questo l'articolo: http://www2.unitn.it/minirass/immagini/120307N/2007031239814.pdf
Questa la risposta del Preside: http://www2.unitn.it/minirass/immagini/130307N/2007031337410.pdf
Come spesso capita sono stati presi diversi abbagli dal giornalista che ha scritto l'articolo sulla lettera.
Cerco di ricostruire parte degli eventi che conosco:

- Il 27 febbraio sarebbe stata inviata una lettera (non si sa bene in che forma, se e-mail o posta ordinaria) al Preside e al Consiglio di Facoltà. In questa lettera si segnalavano alcuni problemi della nuova ala di Jus (aule piccole, temperature troppo alte, assenza di appendiabiti...), chiedendo una soluzione. Questa lettera è stata appesa il 28 di febbraio nella bacheca dei rappresentanti (accanto all'aula C). Questa lettera è firmata da due dei sette rappresentanti nel Consiglio di Facoltà.

- Questa lettera non è arrivata alla Presidenza il 28 febbraio, quando la responsabile di segreteria mi ha chiesto conto e ragione di questa lettera. Questa lettera non è mai arrivata ai componenti del Consiglio di Facoltà (io sono uno dei componenti e non l'ho mai ricevuta).

- L'incontro del Consiglio di Facoltà più vicino è il 21 di marzo. La lettera sarebbe stata spedita (anche se non è giunta a destinazione) il 27 di febbraio. Posto che il Consiglio di Facoltà non è competetente ad abbassare la temperatura delle aule, nè ad appendere gli appendiabiti, la lettera pone dei problemi che sarebbero risolti non prima del 21 di marzo.

La lettera ha comunque degli aspetti positivi:

Spesso la dirigenza della Facoltà e dell'Università si compiace e si crogiola del fatto che siamo ai primi posti di diverse classifiche (Censis, Sole24ore, etc.), ma si dimentica che esistono i problemi. Peggio, quando come rappresentanti glieli si fa presente dicono che siamo visionari e demagoghi. L'effetto collaterale che questa lettera ha ottenuto è che si è parlato di problemi piuttosto che di quanto-siamo-belli-all'Università-degli-Studi-di-Trento nella pagina del lunedì de l'Adige.

Tendenzialmente questo fa svegliare la dirigenza.

Per concludere:
Non la lettera ma l'impegno costante a fianco dei soggetti competenti risolve i problemi. Però grazie alla lettera, e all'articolo di giornale, i soggetti incompetenti si svegliano.

Saluti.

wof wof
(tanto per abbaiare)

mercoledì 7 marzo 2007

Consiglio degli Studenti 6 febbraio 2007

Potevano mai bastare i Consigli di Facoltà e dell'Opera?

MAI!!!

Per fortuna l'impegno per il Consiglio degli Studenti non è eccessivo, circa una riunione al mese.
L'organo è composto dai soli rappresentanti degli studenti. Vi entrano di diritto i componenti del Senato Accademico (Samuel Beiene Tadesse, Alessandra Geronazzo), del CdA d'Ateneo (Matteo Fadini, Francesco Planchesteiner, Lorenzo Fellin, David Ressegotti) e del Consiglio di Biblioteca. Ne fanno parte anche due rappresentanti per facoltà eletti tra i componenti del Consiglio di Facoltà. Per Giurisprudenza ci siamo io e Alice Cannone.

Nella prima riunione (5 febbraio 2007) si è votato per il Presidente. E' risultato eletto, con la totalità dei voti di Movimento Indipendente, Azione Universitaria e List One, Lorenzo Fellin, esponente del Movimento Indipendente (nonchè consigliere circoscrizionale dell'UDC).
Altro candidato alla presidenza era Matteo Fadini, di Charta '91.
In quell'occasione ho espresso il mio voto per Matteo Fadini, perchè condividevo la persona, il programma e il modo di porsi. In passato, come lista, avevamo avuto qualche diverbio con Lorenzo Fellin e con la lista MIAU (Movimento Indipendente + Azione Universitaria). Diverbio reso più acuto dalle dichiarazioni rilasciate sul sito della lista.

Questo chiaramente non impedisce nè impedirà una collaborazione con il Presidente per il conseguimento di obbiettivi condivisi.

Dichiarazioni ufficiali di Lorenzo Fellin dopo la nomina sono state pubblicate in un'intervista per L'Adige: http://www2.unitn.it/minirass/immagini/190207ù/2007021940160.pdf

In quel consiglio si è dato anche un parere alla relazione del Rettore sullo stato dell'ateneo.


CONSIGLIO DEGLI STUDENTI del 6 febbraio 2007.
In questa occasione sono stati eletti il Vicepresidente (David Ressegotti) e il Segretario (Samuel Beiene Tadesse).

La gran parte del pomeriggio è stato preso da un dibattito sulla vivibilità della città di Trento e sui rapporti tra la città e gli studenti.
Giuliano Guzzo, David Giacomelli e Fabio Libardi hanno presentato un documento nel quale, coerentemente con la proposta di Lorenzo Fellin avanzata nell'intervista per L'Adige, si chiedeva alle "istituzioni cittadine" di dotare l'area di S. Bartolameo di maggiori spazi, servizi e locali per gli studenti. Quindi di creare maggiori collegamenti con quell'area.

Al termine di un lungo dibattito si è data delega al Consiglio di Presidenza di produrre un documento, che sarà poi discusso nel Consiglio di aprile, nel quale saranno evidenziati le seguenti posizioni nei riguardi di Comune e Provincia:

- contrarietà del Consiglio alla radicale chiusura dei locali in centro;
- consentire un maggiore collegamento con la periferia, anche oltre le 23;
- potenziare i collegamenti Trento/Rovereto.


Ad maiora

CdA Opera 26 febbraio 2007

Il consiglio del 26 febbraio 2007 si preannunciava poco interessante per gli studenti. In realtà qualche spunto interessante c'è stato, soprattutto per quanto riguarda le Comunicazioni del Presidente.

1 - Approvazione verbale
2 - Comunicazioni del Presidente
3 - Determinazione e ricognizione dei residui attivi
4 - Determinazione e ricognizione dei residui passivi
5 - Alta formazione professionale: sostegni economici
6 - Bando anno accademico 2005/2006: indennità di mora
7 - Varie ed eventuali

1. Omissis

2. Le comunicazioni sono state diverse, proverò a schematizzare:

- Per S. Bartolameo è stato segnalato il problema del collegamento col centro.
Secondo l'assessore Grisenti, la stazione della "metropolitana di Trento" (un trenino urbano che sfrutta i binari ferroviari della linea Trento - Bassano e che passerà per S. Bartolameo, S. Chiara e Via Verdi) sarà pronta a settembre 2007. In realtà i lavori non sono ancora partiti. Meglio, non si è ancora deciso chi costruirà questa stazione.
Non sarà possibile avere un autobus che arriva di fronte allo studentato, quindi la fermata più vicina sarà a circa 300 metri dallo studentato, su Viale Verona. Pesante la pendenza, fino al 20%, della salita che congiunge Viale Verona allo studentato.
La pista ciclabile arriva fino a Viale Verona, da lì allo studentato consiglio di scendere e spingere a piedi (a meno che non siate parenti di Bugno). Sono comunque in cantiere dei progetti per far arrivare una ciclabile allo studentato, sfruttando dei tornanti lì vicino o facendola passare da sopra, seguendo la linea ferroviaria. Ma non prima del 2008.

- Polo Rovereto.
Le politiche di Rettore e PAT sono per contenere l'espansione di Rovereto. Questo vuol dire che non saranno create nuove facoltà op nuovi corsi in quella sede e che l'attuale Facoltà di Scienze Cognitive non crescerà oltre i 1200/1300 studenti.
L'Opera Universitaria ha a Rovereto uno studentato con 150 posti, in parte momentaneamente occupato dalla "Opera Armida Barelli" (www.operaarmidabarelli.org) e in parte da ristrutturare. Sicuramente sufficiente a contenere gli studenti fuorisede beneficiari di posto alloggio che studiano e studieranno a Rovereto.

Un discorso a parte è per la mensa di Rovereto. Non se n'è discusso in CdA, ma oggi 7 marzo, su istanza dei rappresentanti del Consiglio di Facoltà. A Rovereto gli studenti hanno una convenzione con Risto3. Fino a questo a.a. la Risto3 è vicina alla facoltà. Dall'a.a. 2007/08 la facoltà sarà trasferita davanti al MART. Si sta ragionando quindi sulla possibilità di stipulare convenzioni con gli esercenti limitrofi alla facoltà e con la Risto3 che gestisce il ristorante del MART. Ma è solo una proposta, tutto da valutare.

- Palazzo dalle Albere
La notizia era già uscita sul Trentino (http://www2.unitn.it/minirass/immagini/220207N/2007022236767.pdf): quest'estate le iniziative di Operaestate saranno organizzate al Palazzo delle Albere.
Oltre a informarci di questo, il Presidente Zuelli, sollecitato, ha chiarito che nell'organizzazione saranno coinvolte anche le associazioni sia attraverso il "Tavolo della Associazioni dell'Università di Trento" (organismo promosso dalla Provincia per finanziare iniziative meritevoli delle associazioni), sia attraverso gli uffici dell'Opera.

3. I residui attivi sono considerevoli e consistono principalmente in crediti nei confronti della Provincia e nei confronti degli studenti. Quest'ultima voce è arrivata alla cifra record di 442mila euro. Ci sono insomma parecchi studenti che devono soldi all'ente (principalmente canoni di locazione e borse di studio che devono essere restituite per motivi di merito). Sono risorse utili, la cui mancanza va a incidere su borse di studio e servizi. Verranno prese delle iniziative per contrastare questo sgradevole fenomeno.

4. Omissis


5. L'Alta Formazione Professionale è una novità introdotta con la legge Salvaterra (l.p. 5/2006). Ricalca sostanzialmente il modello della Hochschule tedesca: una scuola di specializzazione professionale simile all'università. La stessa legge prevede che sia l'Opera Universitaria a occuparsi del diritto allo studio per questa scuola ma, chiaramente, previa maggiore assegnazione di fondi da parte della Provincia.


6. Omissis

7. Niente di nuovo sul fronte occidentale


E l'avventura continua...

CdA Opera 5 febbraio 2007

c'è molto da raccontare sui consigli, incontri e colloqui che capitano settimanalmente come rappresentante. Adesso provo a riepilogare brevemente quello che è successo il 5 febbraio, brevemente perchè l'arretrato da raccontare è tanto e più attuale.

Questo era l'ordine del giorno:

1. Approvazione verbali
2. Comunicazioni del Presidente
3. Gara servizio ristorazione
4. Omissis
5. Omissis
6. Varie ed eventuali

1. nel verbale del CdA del 18 dicembre non era stata riportata una frase importante del Presidente. L'Opera ha dato un parere (obbligatorio ma non vinconlante) alla Provincia per il finanziamento di 4 strutture residenziali per universitari.
Il Presidente dichiarato l'intenzione di promuovere incontri con i gestori di queste strutture per contrastare il caro prezzi.
Obbiettivo: visto che la Provincia spende milioni di euro, che questi milioni transitino anche agli studenti e non finiscano soltanto nelle tasche delle società/cooperative che ottengono i finanziamenti.


2. tra le tante comunicazioni c'è quella della chiusura di Studiare a Trento. Riporto il verbale del CdA, fedele a quanto affermato durante la seduta:

"Come noto il giornalino Studiare a Trento ha temporaneamente sospeso le pubblicazioni ed il Presidente, prof. Zuelli, desidera esporre ai consiglieri le ragioni che hanno portato a tale decisione.

Il prof. Zuelli informa di aver incontrato i componenti la redazione e le cooperative per comunicare l’opportunità, a giudizio dell’Opera Universitaria, di una riflessione sul ruolo che il giornalino ha in ambito universitario.

E’ probabilmente necessario a questo punto riportare il giornalino al suo ruolo originario di informazione sulle attività dell’ente anziché essere un settimanale di “opinione”; di cui però il Presidente, prof. Zuelli è il Direttore responsabile.

E’ forse indispensabile pensare che, con l’apertura di S. Bartolmeo sia importante promuovere il giornalino come strumento di informazione degli studenti residenti. E’ importante che la stampa studentesca sia libera; a tal fine si potranno studiare degli interventi di sostegno da parte dell’Opera Universitaria; sostanzialmente però deve essere netta la distinzione tra la pubblicazione dell’Ente e gli strumenti di comunicazione degli studenti. Un’altra problematica emersa è che non si è riusciti ad aprire una comunicazione con gli studenti cui lo strumento è rivolto; negli anni si è cercato di avviare numerose iniziative di coinvolgimento che però non hanno portato ai risultati sperati. Sono stati anche effettuati dei questionari per valutare il livello di consenso della testata ed il risultato non è stato chiarificatore perché non si è riscontrato né dissenso né consenso.

Chiede la parola il sig. Scollo per sottolineare di aver visitato un forum di studenti trentini, dove il dibattito per la chiusura del giornalino è risultato molto vivo.

La perplessità del consigliere Scollo riguarda la chiusura così veloce della redazione senza aver preventivamente informato i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione. Prima di Natale ci si era incontrati per festeggiare il raggiungimento del n. 400, si era riusciti, tramite le pagine del giornalino ad arrivare alla stampa regionale e anche nazionale. Sono state date informazioni rispetto ai ticket sanitari e notizie rispetto al mondo universitario che non vengono date da parte dei giornali locali. Egli rimane sconcertato dalla chiusura senza un periodo di transizione e si chiede come verranno utilizzati tutti gli studenti 150 ore che collaborano ora con il giornalino.

Risponde in merito il prof. Zuelli sottolineando che è stato assicurato agli studenti collaboratori del giornalino che le ore rimanenti verranno sostenute in altro settore. La necessità di prendere una decisione adesso è stata dettata dal fatto che era in scadenza la convenzione con la cooperativa che si occupa del coordinamento del giornalino. Si è valutata l’importanza per l’Ente di utilizzare un proprio strumento di informazione rispetto alle scadenze dei bandi, alle novità e alle opportunità per gli studenti. Per quanto riguarda invece l’espressione di opinioni, fatti, critiche estranee alle dimensioni istituzionali dell’Ente, è importante che siano gli studenti stessi a mettersi in gioco con un progetto gestito direttamente da loro. L’Ente darà il proprio appoggio economico a queste iniziative."

Preciso che dalla notizia non ufficiale della chiusura al giorno del CdA ho avuto parecchi incontri con membri della redazione, con il Prof. Zuelli, con il Direttore dell'Opera, in cerca di spiegazioni e per fare cambiare idea a questi sulla decisione di chiudere Studiare a Trento.
Le spiegazioni, insufficienti, sono quelle riportate da verbale.

Far cambiare idea è stato impossibile grazie anche agli altri rappresentanti degli studenti nel CdA Opera, integralmente favorevoli alla chiusura.


3. Ha vinto la Avenance, società francese con sede secondaria a Milano. Rispetto alla Markas, che prima gestiva il servizio mensa, si avrà un risparmio mensa di 0,35 cent a pasto, per un totale di 300/400mila euro l'anno.
Visto che si pensava a un rincaro delle tariffe per gli alloggi, ho proposto di ridurre il rincaro utilizzando una parte delle risorse risparmiate con la mensa.

4. Omissis

5. Omissis

6. Niente di nuovo sul fronte occidentale.


"And that's all folks"