Buongiorno!
Quello che avete aperto è un semplice blog di informazione. Al suo interno troverete ciò che il sottoscritto vuole riportare quanto alla sua attività di rappresentante degli studenti nei seguenti organi:
- CdA Opera Universitaria
- Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza
- Consiglio degli Studenti
Saranno inevitabilmente informazioni di parte, vi prego di scusarmi per questo.

lunedì 23 aprile 2007

CdA Opera 16 aprile 2007

Questo CdA è stato particolarmente lungo e faticoso. Lo è stato perchè gli argomenti da trattare erano tanti. Lo è stato anche perchè sabato 14 aprile 2007 il CSO Bruno aveva occupato il Collegio Mayer (sulla rassegna stampa dell'ateneo potete seguire tutta la vicenda per come si è svolta a partire dal 15 aprile 2007).

Ordine del giorno:
1. Approvazione verbali
2. Comunicazioni del Presidente
3. Rendiconto Generale 2006
4. Residenza S. Bartolameo
4.1. variante progettuale n. 2
4.2. gara per gli arredi
5. Autorizzazione alla stipula del protocollo d'intesa I.V.A.L.S.A. E P.A.T.
6. Servizio di ristorazione: Presa d'atto dell'esito della garaù
7. Art. 25 L.P. 9/91 Interventi urgenti per i servizi abitativi(Parere)
8. Iniziative culturali: protocollo d'intesa Comune e MART
9. Servizio abitativo: provvedimenti
10. Varie ed eventuali

1. Sarete emozionati dal sapere che è stato approvato il verbale della seduta precedente.

2. Tra le comunicazioni del Presidente c'è stata l'occupazione del Mayer. Il CdA ha deciso di inserirlo all'ordine del giorno e discuterne alla fine.

3. Il Rendiconto Generale 2006 rappresenta una sequenza di dati numerici privi di un reale valore per chi, come me, non ha molta dimestichezza con ragioneria e contabilità. Ha avuto l'approvazione da parte del Presidente del collegio sindacale (commercialisti che controllano il rispetto delle norme contabili e delle direttive provinciali). Mi fido di loro.

4. Su questo punto ci sono stati dolori.
Sono venuti il Direttore dei lavori presso S. Bartolameo e il consulente dell'ITEA che si occupa degli aspetti tecnici legati all'edilizia per S. Bartolameo.
Entrambi hanno parlato delle varianti sul progetto iniziale che devono essere realizzate a S. Bartolameo. Il primo ha parlato degli aspetti operativi, spiegando in che cosa consistono le varianti, a che cosa servono e perchè è necessario approvarle.
Il secondo ha spiegato che si stava rispettando la normativa provinciale sull'edilizia pubblica.
Le varianti da approvare sono due. La prima da approvare in questa seduta, la seconda da approvare nella prossima seduta (28 maggio 2007).
Tra le novità più significative rispetto al progetto iniziale c'è il passaggio da due caldaie ad una (con notevole risparmio energetico per ragioni di economie di scala), e l'aggiunta di un magazzino per la mole di documenti dell'Opera Universitaria. Il costo di questa variante è di 3 milioni.
Dopo le lunghe spiegazioni del direttore dei lavori e del consulente dell'ITEA, le spiegazioni addotte dal Presidente e dal Direttore, la garanzia che si mantenevano i costi all'interno del budget di recente approvato all'unanimità, ci sono state tre astensioni tra i consiglieri. Una giustificabile, due no!
La prima astensione è da parte di uno dei consiglieri nominati dalla Provincia. In particolare si tratta del consigliere in quota Forza Italia. La motivazione addotta è che secondo lui questa opera (S. Bartolameo) stava costando troppo, che c'era stata poca trasparenza nelle operazioni e che è facile spendere con i soldi pubblici. La reazione del Presidente è stata particolarmente forte perchè, sosteneva, i costi erano contenuti e di gran lunga inferiori ai costi medi di altri enti pubblici. Si trattava di varianti già annunciate, per le quali era stato rivisto il budget con delibera approvata all'unanimità.
Le due astensioni, non motivate pubblicamente, sono arrivate da due dei quattro rappresentanti degli studenti. In particolare, si trattava di quelli eletti nelle lista "List One", lista universitaria facente riferimento a Comunione e Liberazione. Ripeto: non è stata data motivazione pubblica. Ne è stata data però una a me, nell'orecchio, prima della votazione e prima della motivazione data dal Consigliere di cui prima si parlava: "S[nome del consigliere] non è simpatico, ma di queste cose ci capisce. Io mi asterrei e ti consiglio di fare lo stesso".
Le varianti, nelle opere pubbliche come in quelle private, sono piuttosto comuni. Soprattutto per operazioni sul lungo periodo e dal budget elevato. Nell'assurda ipotesi che dietro a queste varianti ci dovesse essere qualcosa di poco pulito, perchè questa sembrerebbe la motivazione del "rappresentante" degli studenti bisogna precisare che: da un punto di vista della responsabilità penale dei singoli consiglieri, siamo protetti dal fatto che è stata rispettato l'iter procedurale, raccogliendo pareri e rispettando la normativa provinciale in materia di edilizia pubblica; da un punto di vista della responsabilità civile, come consiglieri dell'Opera siamo assicurati per eventuali perdite derivanti da nostra negligenza. In effetti tale assicurazione non è obbligatoria e costa circa 100 euro all'anno. Una persona dotata di buon senso la stipula, visto che si partecipa a delibere che comportano spese per milioni di euro.
Presso l'Opera Universitaria, gli studenti svolgono un duplice ruolo: rappresentanti degli studenti e consiglieri in CdA. L'approvazione di una variante di questo genere significa consentire di finire i lavori per S. Bartolameo prima possibile. Astenersi significa infischiarsene del fatto che 800 studenti andranno ad abitare in quella struttura.
E' per questo che, al contrario di quei due "rappresentanti", ho accettato il rischio (minimo) di approvare la variante. Da notare che questo rischio è stato accettato da due rappresentanti degli studenti, da tre consiglieri nominati dalla Provincia e da tre consiglieri nominati tra i professori universitari (il quarto era assente, ma l'avrebbe approvato). Astenuti: un consigliere nominato dalle minoranze in Consiglio Provinciale, due "rappresentanti" degli studenti.

nb. Nella redazione di questo punto sono stato più volte tentato dall'aggiungere epiteti poco carini nei confronti di quei "rappresentanti", in relazione alla loro decisione, ma preferisco astenermi dal farlo.

5. Il protocollo in esame riguarda il Mayer e il progetto del nuovo collegio che avrà una struttura in legno. I.V.A.L.S.A. sta per Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree. Per maggiori informazioni su IVALSA: http://www.ivalsa.cnr.it/.

6. Si è preso atto dell'esito della gara per il servizio di ristorazione. In questa sede si è anche sottolineato il lavoro svolto dai rappresentanti degli studenti per limitare i disagi derivanti dal cambio di gestione. Sul nuovo servizio consiglio di leggere l'articolo uscito sul Trentino domenica 22 aprile 2007.

7. Si tratta di pareri che vengono dati dall'Opera Universitaria in merito all'erogazione di finanziamenti provinciali per la costruzione di residenze universitarie. Il parere dell'Opera non è vincolante. La residenza che verrà finanziata per il 60% dalla Provincia è del "Faggio", società cooperativa vicina a Comunione e Liberazione. La residenza sarà costruita su Via Brennero, nei pressi dell'ex motel Agip, dove ora c'è una delle residenze dell'Opera. Saranno ospitati 200 studenti. Anche in questa occasione si è sottolineata l'opportunità di prevedere delle modalità di determinazione delle tariffe al fine di calmierare i prezzi sul mercato nonchè di cercare delle modalità di assegnazione del posto alloggio chiare e non discriminanti. Questo non per istanze dirigistiche da parte dell'Opera Universitaria, ma perchè si tratta di strutture costruite in gran parte con soldi pubblici.

8. Si tratta del protocollo in merito agli eventi che verranno realizzati a Palazzo delle Albere. Il Mart darà lo spazio, il Comune si occuperà di catering, gestione e pulizia, l'Opera organizzerà gli eventi anche con l'aiuto delle associazioni universitarie.

9. Problemi a Vela per delle feste. Non posso dire di più per motivi di privacy.

10. La discussione sull'occupazione del Mayer è durata circa 20 minuti. Alla fine si è approvato all'unanimità un documento col quale si "condannava fermamente il fatto" e si dava mandato al Presidente per denunciare l'occupazione.
Non posso dire nulla in merito agli interventi.
Domenica 15 aprile 2007, il giorno prima del CdA e il giorno dopo dell'occupazione, con un altro rappresentante degli studenti sono andato a vedere la situazione. Tutto pulito e in ordine, gli occupanti erano tranquilli e i vicini sembravano avere preso bene la situazione. Ho comunicato questo al CdA.
Sempre in quella visita mi è capitato di parlare per molto tempo con uno dei promotori dell'occupazione. Da lui è arrivata la proposta di un comodato gratuito per uno o due anni. Gli è stato spiegato che c'è l'intenzione di buttare giù tutto per costruire un'altra residenza universitaria, più funzionale e biocompatibile. Un altro dei promotori dell'occupazione ha pacatamente contestato l'opportunità di demolire il vecchio collegio per costruirne un altro. Io ho vissuto un anno in quel collegio: è meraviglioso, ma per gli standard trentini assolutamente inidoneo. Non c'è il bagno in tutte le stanze, ha dei costi energetici insostenibili, ha una cucina per 80 persone...
Ero contrario all'occupazione prima che la facessero e sono contrario all'occupazione adesso. Condivido quanto affermato da Maurizio Agostini, Carlo Biasi, Mario Diani e Alberto Pacher, e pubblicato sul Trentino domenica 22 aprile 2007.


Ho finito.

"your friendly neighbour hood spiderman"

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